Ultimi articoli commentati
Postato da italooggi, 14:35
"Dopo il no di Saitta, l'Ikea rinuncia all'investimento in Piemonte": questo il titolo di 'quotidiano piemontese' che riporta una vicenda che ricorda quella in queste pagine.
Si promette un investimento 'rispettoso dell'ambiente', ritorno economico, occupazione per 300 persone solo se vengono trasformati centosessantamila metri quadri da agricoli a commerciali.
Che non si farebbe in nome del progresso?
La retrograda amministrazione provinciale ha negato l'autorizzazione; “Viene raccolto l'appello – sinora quasi sempre caduto nel vuoto – di fermare la cementificazioni e il consumo di suolo per i nuovi insediamenti produttivi e commerciali”. Ad appoggiare Saitta arriva il presidente provinciale della Coldiretti Riccardo Chiabrando. Secondo gli agricoltori “in questi anni sono stati consumati oltre 7mila ettari di terreni fertili, ma il 40% dei capannoni è rimasto vuoto”. (da quotidiano piemontese)
Per fortuna qualche voce si leva a fermare il consumo di suolo; da noi invece sembra che le proteste vadano solo verso chi lo ostacola costruendo una "fitta rete di inesattezze, pressapochismo e disfattismo in nome di un ambientalismo opportunistico e abborracciato" (da unpaesepertutti.net).
Avremo qualche occasione per parlarne o subiremo le decisioni delle (alterne) amministrazioni?
Si promette un investimento 'rispettoso dell'ambiente', ritorno economico, occupazione per 300 persone solo se vengono trasformati centosessantamila metri quadri da agricoli a commerciali.
Che non si farebbe in nome del progresso?
La retrograda amministrazione provinciale ha negato l'autorizzazione; “Viene raccolto l'appello – sinora quasi sempre caduto nel vuoto – di fermare la cementificazioni e il consumo di suolo per i nuovi insediamenti produttivi e commerciali”. Ad appoggiare Saitta arriva il presidente provinciale della Coldiretti Riccardo Chiabrando. Secondo gli agricoltori “in questi anni sono stati consumati oltre 7mila ettari di terreni fertili, ma il 40% dei capannoni è rimasto vuoto”. (da quotidiano piemontese)
Per fortuna qualche voce si leva a fermare il consumo di suolo; da noi invece sembra che le proteste vadano solo verso chi lo ostacola costruendo una "fitta rete di inesattezze, pressapochismo e disfattismo in nome di un ambientalismo opportunistico e abborracciato" (da unpaesepertutti.net).
Avremo qualche occasione per parlarne o subiremo le decisioni delle (alterne) amministrazioni?
Puoi disabilitare l'invio delle novità dalla pagina del tuo profilo. clicca qui