giovedì 31 marzo 2011

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Postato da marco oggi, 22:17

come hai ragione ...

 prima o poi mi metterò a vedere "un posto al sole" e vivrò felice :)

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Postato da Stefanooggi, 21:55

Basta per favore

Assange, word economic system, Ufo, Haarp,le scie chimiche,la Cia, le guerre per il petrolio, le centrali nucleari,le banche, la crisi, il vaticano e la pedofilia, il ponte sullo stretto, la tav, la casta dei politici, berlusconi , i processi di berlusconi, ruby,ghedini, la russa, ecc... ecc... ecc...

Non sò cosa mi spaventa di più Il potere che ci schiaccia O la nostra infinita capacità di sopportarlo

Un Saluto  

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10 aprile Pranzo Sociale del Mutuo Soccorso La Familiare

Postato da Laura LaLunga Martinoggi, 21:05

 Al pranzo sociale sono invitati tutti i soci e i familiari dei soci. Nel dopopranzo si terranno le votazioni per l'elezione del nuovo Consiglio di Amminstrazione della Società del Mutuo Soccorso di La Cassa.



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8 aprile Pranzo Sociale del Mutuo Soccorso La Familiare

SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO di LA CASSA La Familiare Via Vittorio Veneto, 10 – 10040 – La Cassa (TO)       Pranzo sociale 2011     Domenica 10 aprile  ore 12:30 presso la Società di Mutuo Soccorso di La Cassa   Menù Affettato Insalata russa Tomini con acciughe Lasagne tradizionali (verdi per i vegetariani) Cosciotto di maiale al forno con spinaci e carote (crespelle alle verdure per i vegetariani) Torta della casa Acqua vino Caffè   Euro...

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Aprile, la forza grande

Ho incontrato l'anima di aprile molte volte in passato; quasi mai l'ho riconosciuta. Solo oggi, dopo qualche vagabondaggio nelle terre delle anime curiose, riesco a percepirne il sapore, l'odore e il senso;  finalmente parlarne m'è dolce dopo anni di lotte (e starnuti!) che vedono in chi, come me, gode dei delicati crepuscoli autunnali uno strenuo contestatore degli sfavillanti vigori primaverili. Voglio condividere queste sensazioni e mi appresto insieme a chi...

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mercoledì 30 marzo 2011

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Postato da italooggi, 14:26

belle domande

Oggi sul sito del "L'Espresso" c'è stata una chat in diretta con Julian Assange di Wikileaks.
Più che le risposte, comunque interessanti, sono indicative le domande dei lettori che riguardano la richiesta di verità su (senza particolare ordine):

- 9/11
- informazione in Italia e Berlusconi system
- scie chimiche
- insurance.aes256, di cui abbiamo già scritto in passato (forse il segreto più segreto)
- UFO
- HAARP
- il vero governo del mondo / world economic system
- Ustica (domanda ripetuta insistentemente)
- il rapporto di wikileaks con le rivolte del nord africa / medio oriente
- il rapporto di Wikileaks con la CIA
- Bradley Manning, il soldato che ha fatto la prima 'soffiata'
- sul tipo di shampoo che usa per apparire così luminoso...

Tra le risposte la più interessante quella sulla visione del futuro: Assange risponde che ci sono due tendenze, una verso l'assolutismo dei potenti con un controllo totale e l'altra che vede un collasso di questi giganti a favore di poteri locali.

Meglio leggere tutto:
http://rispondeassange.blogautore.espresso.repubblica.it/


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Menù di Pasqua

Menù di PasquaAntipastiprosciutto crudo e ananascarpaccio di polipouova ripiene in bellavistaprosviutto in gelatinaPrimitagliolini primaveraagnolotti di magro al castelmagnoSecondi e contornicosciotto di maiale aromaticorosticini di agnellopatatine fritte e insalatadolcecolomba farcita con gelatovini: bonarda,dolcetto,corteseacqua.caffèEuro 28.00 su prenotazione entro il 21 Aprile

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martedì 29 marzo 2011

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lame di luce dallo spielberg

Postato da italooggi, 10:36

Ieri è mancato Paul Baran, uno dei pionieri della Rete.

Suoi sono i concetti di base che hanno reso libera la Rete e che hanno portato alla rivoluzione oggi sotto gli occhi di tutti; in pochi, tuttavia, ricorderanno quest'omo di origini polacche, un 'uomo di infinita pazienza', come ha detto il figlio.



I concetti principali proposti da Baran negli anni '60, e diventati la base 'filosofica' della Rete, sono stati questi:

- non ci deve essere nessun punto centrale di controllo

- l'informazione va spezzata in piccole parti

- ogni piccola parte può percorrere una strada diversa per giungere a destinazione.



In uno scritto del '66 ipotizzava l'uso della rete per gli anni 2000: informazione e shopping on line.



A suo modo, un profeta.

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lunedì 28 marzo 2011

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Postato da biagiooggi, 12:17

Olio extra verine bio

Renzo (011 98 42 770 ) la prossima settimana và a prendere il solito olio extravergine bio.
Manifestate i bisogni...

Postato da biagiooggi, 12:29

Chi è interessato al BEN- ESSERE

Venerdì  1 Aprile a Torino -Ororaro - (www.ororaro.it ) via Groscavallo 3, Torino- Conferenza  VIAGGIO NEL CORPO, BAROMETRO DEL'ANIMA.
Contributo 5 euro
prenotare- dott.ssa Francioni Alessandra - 347.7277712...oppure prenoto io che ci vado

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domenica 27 marzo 2011

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Calamandrei e la scuola

[ la redazione riceve richiesta di pubblicazione di questo scritto con nota: nonostante siano passati 60 ANNI ci aveva visto giusto!! ]Roma, 11 febbraio 1950 Discorso pronunciato da Piero Calamandrei  III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale «Facciamo l'ipotesi» Piero Calamandrei 1950 Cari colleghi, Noi siamo qui insegnanti di tutti gli ordini...

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Postato da Stefanooggi, 21:19

ok

per me va bene l'8-aprile...

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sabato 26 marzo 2011

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Postato da Laura LaLunga Martinoggi, 16:12

posticipo

si, direi di si, devo prenotare la sala alla Socia. Datemi l'ok definitivo.
b&p
LLL 

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Il burro della Val di Lanzo

Postato da Laura LaLunga Martinoggi, 16:13

 E' arrivato il burro. Oggi pomeriggio (sabato) sono a casa fin verso le 19 se qualcuno volesse venire a ritirarlo.

b&p

LLL

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Postato da Alessandro B.oggi, 14:09

posticipare

 ciao sarebbe possibile posticipare alla settimana dopo?
quindi l'8 aprile?


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martedì 22 marzo 2011

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lame di luce dallo spielberg

Scriviamo di uomini e tecnologie in questa zona del sito che, non a caso, è nella sezione 'ambiente'; perchè le tecnologie non hanno senso senza l'ambiente, sono un prodotto dell'attività dell'uomo; devono vivere nell'ecologia del creato perchè siano utili. Il termine non è solo legato all'ambiente fisico; anche la mente ha una sua ecologia così come la socialità, i pensieri, il vivere comune al quale ci appassioniamo...

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lunedì 21 marzo 2011

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lacassa.net e la biennale della democrazia

Già in passato si è parlato (papaveri e papere,crescere o morire,piano regolatore) di opendata su questo sito; si è anche parlato di trasporti visto che la nostra distanza / vicinanza da Torino ci porta spesso ad interrogarci sulla qualità e fruibilità dei collegamenti pubblici con la metropoli. In questi giorni la biennale della democrazia che si svolge a Torino ha datto l'occasione per mettere insieme tre elementi; gli opendata, i trasporti, e questo sito....

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domenica 20 marzo 2011

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Postato da biagiooggi, 21:17

Pranzo Sociale SMS

In anteprima.
Domenica 3 Aprile ci sarà il Pranzo Sociale della Società di Mutuo Sccorso la Familiare.
Contemporaneamnte si procederà al Rinnovo del Consiglio di Amministrazione, alla sua scadenza naturale dei tre anni.
E' ovviamente molto e molto importante che tutti i Soci / cie partecipino non solo come elettori, ma tutti coloro che hanno diponibilità di tempo, di voglia, di idee, di cuore,di CREDO NEI PRINCIPI DELLA MUTUALITA', si propongano per il Consiglio spesso, in modo che si voti su una lista la più ampia possibile.
Uno dei cardini dei Mutui Soccorsi è l'assoluta parità dei Soci, tutti, tutti, ma proprio tutti, debbono contare uguale voce in capitolo.
Non è una utopia...ci sono dei comuni ove l'appartenenza al Mutuo Soccorso è corale...ove il più bel regalo ai bambini che nascono è, da parte dei parenti,la tessera al Mutuo Soccorso.
...per dire...io  mi dichiaro fin d'ora disponibile al reciproco aiuto, non solo in caso di bisogno, per per condividere gioie, feste, gite, reciproca amicizia,...e come forma di assicurazione per il non si sa mai....

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giovedì 17 marzo 2011

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Postato da biagioieri, 23:53

1848 1861 2011 un Futuro tracciato dalla Storia

Il 4 marzo a Torino si è tenuto il Convegno Nazionale delle Società di Mutuo Soccorso, legando insieme le tre date 1848 Lo statuto Albertino - 1861  l'unità d'Italia ed il 150 ° di quest'anno, 2011.
Proprio dallo Statuto Albertino, dell'allora Regno di Sardegna e del Piemonte, che concedeva il diritto di "riunirsi pacificamente" ,nacquero le Società di Mutuo Soccorso.
Le mani che si stringono, i Soci che INSIEME  si danno l'aiuto vicendevole.
Figlie dei Mutui Soccorsi saranno poi le Cooperative.

I lavori del Convegno si sono conclusi con l'intervento del vice-Presidente nazionale della Lega delle Cooperative.
Uno che raggruppa 8 milioni di Soci....460.000 dipendenti.
Pur rappresentando già un così grande universo, l'auspicio è stato quello di UNIFICARE , almeno come coordinamento, tutto il movimento cooperativo italiano.
E' vero che la maggior parte del movimento cooperativo nasce dal  movimento dei lavoratori di matrice socialista.
Ma oggi, non ha più senso parlare di Coop rosse, Coop bianche ecc...
La Storia cammina, il solidarismo ha  avuto più anime, ma oggi un unico scopo.
Il secondo auspicio, in epoca di globalizzazione, è stato quello di tendere ad una unificazione a livello europeo..
Valori ed animo antico, proiettati nel Futuro...

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Tre paesi uniti per un'italia unita

L'Italia ha 150 anni e noi vogliamo far festa. Noi di Givoletto, La Cassa e San Gillio, uniti per celebrare l'Italia unita. Si parla e si discute molto sulle vicende del nostro Risorgimento... e questo non è male: l'atmosfera si carica di attesa. Riflettere sul passato non può che far bene ad un presente che ha un gran bisogno di alimentarsi di ideali da troppo tempo trascurati. Nei nostri libri, la storia del Risorgimento è stata spesso ridotta ad una parentesi insignificante...

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mercoledì 16 marzo 2011

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la cassa, il basso dell'acqua

Il bello di abitare in un posto come La Cassa è che anche una uggiosa giornata di pioggia di fine inverno può diventare occasione di divertimento; attrezzandosi bene si può andar per boschi di pioggia a scoprire cosa pensano i prati e gli alberi mentre noi ce ne stiamo rintanati nelle nostre case. In questo periodo di acqua ce n'è molta; i prati sono inzuppati e le piante hanno i piedi a bagno, si divertono parecchio e guardano stupiti chi s'avventura a passeggiare....

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Postato da italooggi, 11:26

la paura, il male

"Solo spaventandoci unisce il passato al presente; e ci tiene svegli, forse."

in mezzo a tanta immondizia sparata dai politici, a volte capita di leggere qualcosa di veramente interessante e profondo.

Grazie Barbara Spinelli.


barbara spinelli

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Venaria - abbattere il ponte del Castellamonte

Collegandomi alla precedente nota sulla tangenziale di Venaria di Lorenzo Bonino, riporto questa notizia presa da francesc@49 su Flickr (vi invito ad andare vedere le belle foto):La fine dell'ottocentesco Ponte di Castellamonte è ormai decretata.Il 14 luglio dello scorso anno è stato firmato tra la Regione Piemonte, il Comune di Venaria e il Consorzio La Venaria Reale il protocollo d'intesa per la demolizione del vecchio ponte Castellamonte.. Al suo posto verrebbe costruito un nuovo...

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Postato da biagiooggi, 08:35

hai capito perfettamente

Ispirato Italo, hai compreso perfettamente che la chiave di lettura di Tutto stà nella Natura e nel suo Creatore.
Tieniti forte ! Ieri sera ho parlato con l'Amica Medico e Molto Altro.
Gli ho chiesto se gli avvenimenti in Giappone erano l'inizio del 2012.
Risposta, il 2012 è già iniziato, già prima, con la Consapevolezza !
Magari gli avvenimenti in Giappone, orginati nell'Oceano, potrebbero avere Energeticamente ( fisica quantistica ?) a che fare con la mattanza delle balene....
...ci manderanno al rogo ?...forse non più...grazie alle consapevolezze inarrestabili della Rete.......
 

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martedì 15 marzo 2011

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Postato da italooggi, 22:21

anche quest'anno,

in Giappone (e a La Cassa!)  fioriranno i ciliegi; è un evento grande e dolcissimo che porterà un po' di pace negli animi tormentati dalla tragedia in quel paese così sensibile alla bellezza.

E' un evento celebrato in modo quasi liturgico, di importanza fondamentale nella cultura giapponese.

Noi: continueremo a dibattere sulla sicurezza delle centrali atomiche, che durano 30, 40, fors'anche 50 anni.
Noi: ne viviamo mediamente meno di cento.
Noi: la nostra specie si è evoluta da uno stato primitivo a quello attuale in un periodo più o meno di ottomila anni.

I ciliegi fioriscono da duecentoquaranta milioni di anni.



Forse mi sfugge qualcosa.





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Ordine arance & c. di Marzo 2011

Eccoci qui per il nuovo ordine collettivo di GasTorino. Di seguito trovate i prodotti che si possono ordinare:- arance sanguinelle, casse da 12 kg: totale a cassa euro 14- arance sanguinelle da spremuta, casse da 12 kg: totale a cassa euro 11.   (al massimo due casse da spremuta ogni due normali)- limoni, casse da 12 kg: totale a cassa euro 14- mandarini, casse da 12 kg: totale a cassa euro 18- pompelmi rosa, casse da 12 kg: totale a cassa euro 15- paste di mandorla (della Coop Arcolaio che...

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lunedì 14 marzo 2011

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Leggeremangiare

Postato da Alberto Faurooggi, 18:39

  Io ho letto un racconto breve di Luis Sepùlveda, che, chissà perchè, mi ha colpito.


Con il procedere della vita, quante "storie" non risolte ci siamo lasciati alle spalle? Legami, un tempo stretti, che si sono persi, travolti dal flusso dell'esistere, estinti senza una precisa ragione, dimenticati. Vecchi amici persi di vista, amori giovanili sbiaditi dal tempo, luoghi dove hai abitato, scuole dove hai vissuto, ideali ormai intiepiditi, nemmeno ripudiati ma solo diluiti fino alla completa soluzione... 



Quanti sogni, quante fantasticherie, quanti rimpianti ci accompagnano ancora?



Qualche volta l' inaspettato accade,  il passato si ripresenta per darci una nuova, insperata, possibilità, ma è solo un' illusione: siamo noi che ce ne siamo andati, siamo diversi, incapaci (o impauriti?) di riafferare l'attimo. 



Il protagonista del breve racconto s'illude per un breve momento che un pezzo della sua esistenza gli sia restituito dal destino, ma s'inganna crudelmente.



D'altro canto, chi di noi avrebbe, d'un tratto, abbandonato la sua vita  balzando sul predellino del treno in partenza, appena scorta Elena? Voi? Io? 





UN INCONTRO PUNTUALMENTE MANCATO




Ortega caricò la sveglia, sistemò il segnale d'allarme in modo che suonasse esattamente alle quattro e mezzo del mattino e, per maggiore sicurezza, telefonò a un amico chiedendogli di chiamarlo alla stessa ora.
Mentre si scioglieva le stringhe delle scarpe decise che era stupido coricarsi, precipitare fra le bianche barriere di un'insonnia sicura. Così si allontanò dal letto, andò al lavabo e si rinfrescò la faccia con acqua fredda. Subito dopo si gettò la giacca sulle spalle, uscì per strada e si avviò verso la stazione centrale.
Quando arrivò all'enorme edificio grigio, non volle entrare immediatamente. Odiava in particolar modo quell'atmosfera di noia creata dai passeggeri che aspettano un treno locale fra sigarette e sbadigli. Aveva tempo. Mancavano ancora più di quattro ore all'arrivo annunciato con un telegramma di inumana laconicità. Entrò in un piccolo caffè.
«Arrivo treno cinque e un quarto. Stop. Aspettami. Stop. Elena. Stop.»
Quando la ragazza gli mise davanti il bicchierino di cognac, si rese conto di essere tranquillo. S'accorse che l'inquietudine che lo tormentava da settimane era scomparsa e che, al suo posto, l'assurda certezza di essere ancora innamorato arrivava quasi a irritarlo.
La telefonata di Elena l'aveva sorpreso nell'intimità del suo appartamento di uomo solo, mentre si dedicava a sviscerare i ricordi che trasudavano dalle pagine di un romanzo di Semprùn.
L'inconfondibile voce di Elena l'aveva scosso a tal punto che era ammutolito, tenendo la cornetta in mano quasi si trattasse di un rettile, e lei aveva domandato più volte se gli aveva fatto venire un infarto.
Con una laconicità simile a quella del telegramma gli aveva detto che si trovava di nuovo a Parigi, che arrivava da Madrid dove aveva ancora alcuni amici, e che era più vecchia, parecchio più vecchia, aveva sottolineato.
Quindici anni lasciano le loro tracce perverse nei capelli bianchi e nelle rughe che pian piano ci trasformano l'anima in una cartina di posti e di emozioni morte.
«Frasi da tango», aveva replicato Elena. «Nient'altro.»
Ortega assaporò il primo sorso di cognac e si disse che era assurdo invecchiare. Si ripeté che era morboso guardarsi ogni mattina allo specchio e vedere che un pezzo di vita, imprescindibile, e di noi stessi, è rimasto in qualche posto della stanza dove abbiamo dormito, perduto per sempre. Maledicendo ancora una volta lo scrittore imboscato sotto la sua pelle, Ortega non poté evitare di sorridere pensando alla sua stanza verso le nove del mattino, quando la donna delle pulizie vuotava i portaceneri, apriva le finestre e scuoteva le lenzuola. Quanti capelli, ricordi, frammenti di pelle, sogni, forfora e minuscoli brandelli di una persona cadono e servono da concime ai rosai del cortile. Gli tornò in mente un viaggio con Elena, uno dei tanti viaggi in treno da Madrid a Barcellona, da Barcellona a Valenza. Viandante, non c'è sentiero...
Durante quel viaggio, ora impossibile da localizzare esattamente nei labirinti della memoria, Ortega le aveva spiegato nei dettagli la trama di un racconto che un giorno o l'altro avrebbe scritto. Era molto semplice.
Un uomo nasce su un treno, in un vagone di seconda classe. È nutrito con il latte che proviene dalle varie stazioni in cui si ferma il convoglio. L'uomo cresce, impara le cose banali ma necessarie che lo legano alla realtà concreta, ma non lascia mai il treno. Conduce un'esistenza tranquilla, limitandosi a guardare fuori dal finestrino, finché la bestiolina dell'amore non inizia a scavarsi una tana fra la sua pelle e la sua camicia. L'uomo si accorge allora di possedere un dono sconosciuto. Può evitare qualsiasi tipo di complicazione esistenziale semplicemente scendendo alla prima stazione e prendendo il treno in senso inverso. Può ripetere quello stratagemma riparatore quando vuole, non appena la minima difficoltà minaccia di sconvolgere la sua tranquilla vita di passeggero.
«Questa si chiama la filosofia di togliere il culo da sotto alla siringa», aveva replicato Elena.
Quando ritrovò la parola, la voce di Elena stava formulando alcune domande dalla cornetta.
«E tu? A quanto pare sei rimasto ad Amburgo per sempre. Suppongo che ti troverò trasformato in un perfetto signore tedesco. Usi anche uno di quei berretti blu da marinaio? Hai con te una dolce tedeschina a cui insegni ordinatamente a odiare l'ordine? Ti sono arrivate le mie lettere? Hai mai risposto?»
Quindici anni. Parigi. Quella città idiota.
Si erano separati quando l'ultima sigaretta era stata spazzata via da svogliati operai municipali, e l'ultimo grido di ribellione urlava il suo pentimento nello studio di un agiato padre di famiglia.
Dei vecchi compagni della C.N.T. non restava che un vecchio taccuino con degli indirizzi, per lo più cancellati.
Elena.
Quando il sacro ordine aveva invaso vittorioso le strade parigine e i francesi avevano preso a ostentare con più fervore che mai la stupidità della propria arroganza, loro avevano iniziato una disordinata serie di itinerari forzati, che avevano condotto Elena in un caldo paese centroamericano e lui nella verde città di Amburgo, dove ora l'aspettava bevendo il suo terzo bicchierino di cognac. Ogni tanto aveva casualmente incontrato vecchi conoscenti, uomini che quando ricordavano quei tempi abbozzavano una smorfia gentile, guardavano l'orologio e si scusavano di dover partecipare a riunioni improrogabili.
Da alcuni di loro aveva saputo che Elena viaggiava per paesi dai nomi che sanno di frutta, di avventure di pirati, di ore silenziose davanti a mari trasparenti, di pelli dall'amabile sfumatura ambrata.
Pagò la consumazione e s'avviò. Quando entrò nella stazione si fermò davanti al tabellone degli arrivi e guardò su quale binario sarebbe giunto l'espresso Parigi-Varsavia. Scese le scale e aspettò. Mancavano ancora cinque minuti.
Ortega si sedette su uno scalino e decise di prepararsi le parole necessarie. Parole che sarebbero servite da ponte per superare un abisso di quindici anni.
Anche se tenta di evitarlo, parleranno necessariamente di quei giorni, dei sogni, del vogliamo l'impossibile, del domani è il primo giorno del resto della tua, eccetera. Degli slogan che a volte, quando incontrava Dani «il rosso» trasformato in un impeccabile editore di giornali e riviste illegali, gli salivano in gola come una fastidiosa secrezione, segno del desiderio di rigettare il boccone amaro di quella storia.
Una voce anonima che annunciava l'arrivo dell'espresso lo distolse dalle sue elucubrazioni prima che avesse trovato le parole. Il treno si fermò e Ortega si alzò in piedi, raddrizzò la testa quanto glielo permettevano i muscoli del collo e cominciò a esaminare le facce assonnate dei viaggiatori che scendevano e i volti nervosi di quelli intenti a salire con il biglietto in mano. In mezzo agli spintoni si sentì prendere da un nervosismo crescente. Non gli erano mai piaciuti né gli incontri né i saluti. Per loro, la Comune era stata proprio quello, la possibilità d'una vita continuata, senza limiti. Affrettò il passo sul marciapiede, scrutando l'interno fiocamente illuminato del treno. Correva quando arrivò agli ultimi vagoni e il fischio che ordinava la partenza lo colse in mezzo a una volata folle, mentre schivava come un giocatore di rugby i passeggeri in ritardo ed evitava di sbattere contro i carrelli de lla posta. I tre minuti di sosta erano svaniti troppo in fretta per uno che ha aspettato quindici anni. Pensò a un errore di itinerario, a uno sbaglio del telegrafista, ma quando il treno si stava già muovendo scorse il volto di Elena delineato dietro i vetri.
Elena!, gridò. Elena!
La donna si limitò a rispondergli con un sorriso. Gli mandò un lieve bacio chiuso tra le dita, e gli indicò la parola Varsavia sul lato della carrozza.
Ortega rimase immobile, vedendo scomparire il treno in uno squarcio di luce mattutina che già s'insinuava nel cielo, e pensando all'alba si illuse di averla capita. Elena. Varsavia. Lottare contro il potere. Cazzo! La stessa storia.
 

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Postato da Alessandro B.oggi, 15:07

DATE

 allora la proiezione si potrebbe fare 

venerdi 25 marzo 

oppure 

venerdi 1 aprile

che ne dite?

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domenica 13 marzo 2011

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Leggeremangiare

Postato da Vittoria Fauroieri, 23:31

Ho letto le pagine con cui inizia  "La luna e i falò" di Cesare Pavese.

Troppo lungo riportare tutto il brano. E' il racconto del protagonista che torna al paese dove è cresciuto, non nato, perchè orfano:



dove son nato non lo so, non c'è da queste parti una casa né un pezzo di terra né delle ossa ch'io possa dire “Ecco cos'ero prima di nascere”. Non so se vengo dalla collina o dalla valle, dai boschi o da una casa di balconi.

....

Chi può dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua carne valga e duri qualcosa di piú che un comune giro di stagione.



ci sono i suoi ricordi dell'infanzia, le colline, la cascina dove abitava con le sue sorelle. Il suo ritorno dopo tanti anni passati in giro per il mondo. Lo stupore, o delusione, di trovare le cose cambiate.



Ma non mi ero aspettato di non trovare piú i noccioli. Voleva dire ch'era tutto finito. La novità mi scoraggiò al punto che non chiamai, non entrai sull'aia. Capii lí per lí che cosa vuol dire non essere nato in un posto, non averlo nel sangue, non starci in mezzo sepolto insieme al vecchi, tanto che un cambiamento di colture non importi. Certamente, di macchie di noccioli ne restavano sulle colline, potevo ancora ritrovarmici; io stesso, se di quella riva fossi stato padrone, l'avrei magari roncata e messa a grano, ma intanto adesso mi faceva l'effetto di quelle stanze di città dove si affitta, si vive un giorno o degli anni, e poi quando si trasloca restano gusci vuoti, disponibili, morti.



e più avanti:


Cosí questo paese, dove non sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto. Uno gira per mare e per terra, come i giovanotti dei miei tempi andavano sulle feste dei paesi intorno, e ballavano, bevevano, si picchiavano, portavano a casa la bandiera e i pugni rotti. Si fa l'uva e la si vende a Canelli; si raccolgono i tartufi e si portano in Alba. C'è Nuto il mio amico del Salto, che provvede di bigonce e di torchi tutta la valle fino a Camo. Che cosa vuol dire? Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è facile starci tranquillo. Da un anno che lo tengo d'occhio e quando posso ci scappo da Genova, mi sfugge di mano. Queste cose si capiscono col tempo e l'esperienza. Possibile che a quarant'anni, e con tutto il mondo che ho visto, non sappia ancora che cos'è il mio paese?



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Postato da Stefanooggi, 20:56

 Libro: SHANTARAM                                                            Autore: GREGORY DAVID ROBERTS
"Prabaker e i suoi genitori si accucciarono sul terreno accanto alla mia branda, formando un anello protettivo per tenermi compagnia nella notte calda e profumata di cinnamomo. Pensavo fosse impossibile dormire in mezzo a un cerchio di spettatori, ma nel giro di pochi minuti cominciai ad assopirmi cullato dal mormorio delle loro voci, dolci onde ritmate nelle notte insondabile trapunta di stelle luminose e sussurranti.
A un certo punto il padre di Prabaker si avvicinò e mi posò una mano sulla spalla. Era un semplice gesto di gentilezza e conforto, ma mi colpì nel profondo. Un attimo prima stavo scivolando nel sonno, e all'improvviso ero sveglissimo.Fui travolto dai ricordi di mia figlia, dei miei genitori, di mio fratello; pensai ai crimini che avevo commesso, e agli amori che avevo tradito e perso per sempre.
Sembrerà strano, se non impossibile da capire, ma fino a quel preciso istante non avevo mai avuto una chiara percezione del male che avevo fatto e della vita a cui avevo rinunciato. Nel periodo delle rapine a mano armata mi facevo di eroina. Una nebbia narcotica si era posata su tutto ciò che avevo pensato e fatto in quel periodo, e offuscava ogni ricordo. D'altra parte, al tempo del processo e dei tre anni di prigione mi ero disintossicato, e avrei dovuto rendermi conto del significato che potevano avere per me, per i miei genitori e per le mie vittime i crimini che avevo commesso e la punizione che mi era stata inflitta. Eppure era come se li avessi rimossi. Ero troppo impegnato a scontare la punizione e a sentirmi punito perché potessi preoccuparmi dei miei misfatti. Nemmeno dopo la fuga dalla prigione-durante la mia vita da fuggiasco con una taglia sulla testa-avevo una chiara consapevolezza delle cause e delle conseguenze che stavano determinand o il nuovo e amato corso della mia vita.
Invece la prima notte in quel villaggio in India - cullato dal mormorio delle voci, gli occhi pieni di stelle-quando il padre di un altro uomo mi posò una ruvida e callosa mano da contadino su una spalla, compresi ciò che avevo fatto e ciò che ero diventato, fui consapevole della pena e dello spreco, lo stupido, imperdonabile spreco della mia vita. Mi si spezzò il cuore per la vergogna e il dolore. Seppi quanta sofferenza era in me, e quanto poco amore. Alla fine seppi quanto ero solo.
Ma non potevo reagire. La mia coltura mi aveva insegnato bene le cose sbagliate. Perciò rimasi immobile, senza la minima reazione. Ma l'anima non ha coltura. L'anima non ha nazione. L'anima non ha colore, accento, stile di vita. L'anima è per sempre. L'anima è una. E quando il cuore prova un momento di verità e di dolore, l'anima non sa restare immobile.
Strinsi i denti sotto le stelle. Chiusi gli occhi. Mi abbandonai al sonno. Uno dei motivi per cui abbiamo un terribile bisogno d'amore, e lo cerchiamo disperatamente, e perché l'amore è l'unica cura per la solitudine, la vergogna e la sofferenza. Ma alcuni sentimenti si nascondono così profondamente nel cuore che solo la solitudine può aiutarti a ritrovarli. Alcune verità sono così dolorose che solo la vergogna può aiutarti a sopportarle. E alcune circostanze sono così tristi che solo la tua anima può riuscire a urlare di dolore."



Lo consiglio.

un saluto 
 

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Resoconto del Consiglio Comunale del 12 marzo 2011

Il 12 marzo si è svolto il Consiglio Comunale. Ecco il mio resoconto che non è sicuramente preciso e che chiedo a chi era presente di completare, commentare, emendare.Il sindaco fa dono di una bandiera d'Italia a tutti i consiglieri comunali. Punto 2 Comunicazioni del sindaco: La giunta comunale ha intitolato le vie: borgata trucco, nuova zona residenziale nomi presi da concorso di idee della amministrazione precedente. riunione con abitanti della borgata, via Camberlet, via Noè...

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Postato da Laura LaLunga Martinoggi, 17:28

Un ragazzo, Chris McCandless, che cerca la propria strada in un viaggio verso l'ignoto, lontano da tutti e da tutto, nelle terre estreme dell'Alaska e si ritrova bloccato in mezzo alle montagne innevate in un precario rifugio, i viveri sono finiti...

Il dottor Zivago come compagno di viaggio, con appuntate le sue osservazioni e i suoi pensieri.

Dal libro "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer ho letto:



Aveva appena finito di leggere Il dottor Zivago, un libro che lo spinse a scarabocchiare eccitati commenti a margine e sottolineare svariati passaggi:



"(...) Oh come si desidera a volte poter scappare dall'insulsa monotonia dell'umana eloquenza, dalle frasi sublimi, per cercare rifugio nella natura, apparentemente così silenziosa, oppure nel mutismo di fatiche lunghe ed estenutanti, del sonno profondo, di musica vera o dell'umana comprensione zittita dall'emozione"



McCandless segnò il paragrafo con un asterisco, cerchiando "rifugio nella natura" in inchiostro nero.

Accanto a "
Si accorsero solo allora che solo la vita simile alla vita di chi ti circonda, la vita che si immerge nella vita senza lasciare egno, è vera vita, che la felicità isolata non è felicità [...] Era questo che amareggiava più di ogni altra cosa" scrisse:



FELICITA' E' VERA SOLTANTO SE CONDIVISA.



E' forte la tentazione di considerare quest'ultimo commento come una ulteriore prova del significativo cambiamento di McCandless dopo la lunga e solitaria parentesi. Ne potremmo dedurre che si sentisse ormai pronto a schiudere gradualmente la corazza intorno al cuore e che, una volta tornato alla civiltà, intendesse abbandonare la vita del vagabondo solitario, smetterla di fuggire l'intimità ed entrare nella comunità umana come suo componente.

Soltanto che non lo sapremo mai per certo perchè Il dottor Zivago fu l'ultimo libro che Chris McCandess lesse.

In data 30 luglio, due giorno dopo aver finito il libro, Chris scrisse sul diario parole allarmanti: "Estremamente debole. Colpa dei semi di pat. Problemi anche solo ad alzarmi. Sto morendo di fame. Grande pericolo". (...)




Il 19 agosto Crhis McCandless fu trovato morto.



Scusate, è una storia triste, ma contiene una grande verità..



Pace





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carnevale col castellano

la redazione riceve:Carissimi, riprende il Carnevale di La Cassa, con il Castellano.Vi allego foto del primo Carnevale con il Castellano...l'indimenticabile Leonildo.Ne hanno parlato Vitty ed Igor su www.lacassa.net .Siamo prima del 1975, se non sbaglio.Dal 1975 Giordanino Leonildo sarà Assessore alla Cultura a 20 anni.E' l'ideatore della nostra biblioteca e di tanto altro.Ci lascierà, compianto ed esemplare padre di 5 figlli, insegnante a scuola e maestro nella Vita a 44 anni.Pace,...

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sabato 12 marzo 2011

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Postato da biagiooggi, 14:52

Stare Insieme è anche meglio per i neuroni

Lunedì prossimo, 14 marzo, ore 18, nel bel palazzo di via Bogino 9, Circolo dei Lettori,
Conferenza di due ricercatori sul tema : "STARE INSIEME E' MEGLIO ANCHE PER I NEURONI ". Ingresso Libero.
( da Torino Sette )
Non è da spiegare, sostiene che chi socializza ...riceve anche energia positiva da relazione...dico io, ma sentirò i relatori.
Andando con mia moglie, in macchina, ho ancora due posti..........

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Prendi un gruppo di persone, non tante ma neanche poche: diciamo quattordici adulti e altrettanti bambini e ragazzi. Ognuno di loro ha portato qualcosa da mangiare o  da bere. Ognuno di loro ha portato con sé un libro , o ha preparato un brano da leggere agli altri. Libri, dattiloscritti, fotocopie, per la prima volta c'è anche un ebook reader.Prendi un gruppo di persone: alcune si conoscono molto bene, amici di lunga data. Altri si conoscono solo un po', alcuni si incontrano per...

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venerdì 11 marzo 2011

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Postato da biagiooggi, 21:27

certo che Esiste

Certamente Italo la Rete è veramente "una rivoluzione copernicana".
Il Sapere subito, il Vederci chiaro, il Condividere.
La CONSAPEVOLEZZA... che fà la differenza... i commenti sono del tutto superflui...
La seconda considerazione...se esiste un Dio, perchè, perchè, come ha potuto permettere questo e tanto altro ?
Ricordo il mio professore di Religione all' Avogadro che, spiegando il trascendentale ,faceva un semplice esempio...noi umani non possiamo comprendere la Dimensione di Infinito nel Tempo, come nello Spazio...anche se qualche scienziato..
Infinito...vado avanti, vado avanti e poi...ci sfugge.
Allo stesso modo noi vediamo una nostra Realtà... come il rovescio di un tappeto...dei fili senza senso.
Se riuscissimo a vedere il tappeto dalla parte giusta...capiremmo...
Poi ,quale Verità...?
Sono molti, coloro che credono nella reincarnazione...un Cammino fatto di diverse Vite... verso la Luce...
E' evidente che la singola Vita è vista sotto un'ottica diversa.
Qualche Amico che saprebbe approfondire c'è, oltre a Te Grande Italo...dai....prima o poi...

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Postato da italooggi, 15:48

richiesta

Se esiste un dio, o un Dio, in qualsiasi forma si manifesti, gli chiedo di aiutare queste persone.

Ci servono ancora altri segni?

Questo è quello che la rete oggi può fare.
Altre foto qui.
Ancora, anche qui.


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Postato da marco oggi, 10:00

hai ragione

 ma il banner pubblicitario  che hai inserito non è cliccabile ...












































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Postato da italooggi, 08:21

Per...

Per il luogo della proiezione credo sia meglio chiedere la sala del mutuo soccorso;
per la data, Alessandro, organizza tu in base alla tua presenza;
per l'orario immagino che la migliore soluzione sia quella serale (21)
per il giorno della settimana secondo me può andar bene il venerdì sera
per il numero di film da vedere, sicuramente uno
per la scelta, vista la nostra poca abitudine ai sottotitoli, direi l'uno o il due (il terzo in seguito)
per il dibattito: è fin troppo chiaro che l'argomento si presta a banali critiche che restano scemenze finchè non vengono portate alla luce; come per le scie chimiche, è meglio vivere di confortanti certezze piuttosto che lasciarsi mettere in crisi. Questo vale sia per i sostenitori che per i detrattori.

Grazie Alessandro per aver dato inizio a questa iniziativa; chi si confronta ne uscirà sicuramente arricchito, questa è una buona occasione.

Postato da italooggi, 08:52

Un colpo al cerchio, uno....

L'alter ego della dittatura sta alzando la testa; se sono stato giudicato scriteriato per aver accostato hacker e partigiani riceverò lo stesso trattamento per questo paragone.

Tuttavia ciò che accade è chiaro: la rete, cuore dello sviluppo dell'inizio del millennio, delle rivolte del nordafrica, di wikileaks e della incontrollata globalizzazione, fonte di libertà di conoscenza per tutti noi, deve essere controllata e limitata in base ad interessi commerciali (e non solo?).

Questo lo scarno comunicato di Telecom, che nasconde insidie ben più profonde di quel che sembra:

"Allo scopo di garantire l'integrità della rete e il diritto da parte della generalità degli utenti di accedere ai servizi di connettività ad internet anche nelle fasce orarie in cui il traffico dati è particolarmente elevato, Telecom Italia, nel rispetto del principio di parità di trattamento e ove necessario,
si riserva la facoltà di introdurre per tutte le offerte e/o i profili commerciali che prevedono traffico dati su tecnologia ADSL, meccanismi temporanei e non discriminatori di limitazione all'uso delle risorse di rete disponibili.
A tal fine Telecom Italia potrà limitare la velocità di connessione ad Internet, intervenendo sulle applicazioni che determinano un maggior consumo di banda (peer to peer, file sharing ecc.), limitando la banda destinata a tali applicazioni ad un valore massimo proporzionale alla banda complessiva disponibile sul singolo DSLAM"


Una volta che il principio passa, chi impedirà ai controllori di negare la rete a chi non la pensa in modo 'corretto', adducendo un eccessivo traffico come motivo?
E intanto chi ci rappresenta resta a guardare.
Dove sono le voci politiche critiche?
Aiutatemi a trovarle, io me le sono perse.
Non abbiamo bisogno di 'partigiani' che lottino contro questa dittatura?




Fa un po' rifere la pubblicità di 'internet senza limiti', vero?

[Ecco un approfondimento di punto informatico].


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giovedì 10 marzo 2011

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Postato da Alessandro B.oggi, 05:27

bene...

 si anche secondo me è meglio vederne uno per volta anche per metabolizzare meglio i contenuti.

i primi due si trovano doppiati in italiano quindi non c'è il problema di leggere, mentre per il terzo stanno già lavorando al doppiaggio.

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Postato da Stefanoieri, 23:51

interessanti

Ho visto i 3 film. Notevoli. Se si facesse veramente una serata con dibattito participerò molto volentieri.
Suggerirei di vederne uno solo per volta vista la lunghezza dei film e l'attenzione che necessita la lettura dei sottotitoli.

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mercoledì 9 marzo 2011

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Postato da Alessandro B.ieri, 23:29

AGGIORNATO

 Inseriti nel wiki di Zeitgeist  i contenuti dei tre film

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allarme cinghiali

Postato da Stefanooggi, 22:16

Che tempismo ...
Il 18-02 viene comunicato che "il problema dell'agricoltura in Piemonte sono i cinghiali".
Bene, credevo che i problemi per l'agricoltura in Piemonte fossero l'inquinamento, gli OGM, la produzione intensiva dei terreni, ecc...
Comunque, combinazione, leggo sul giornalino "Obiettivo Ambiente" che:  <<Lo scorso 15-02  si è tenuta la Conferenza Stampa del Comitato promotore del Refereudum regionale sulla caccia del 1987, di cui fanno parte Cai Tam,Italia Nostra, Lac, Legambiente, Lega Antivivisezione, Lipu, pro Natura e WWF. Del Comitato fecero parte anche altre Associazioni e gruppi politici quando nel 1987 vennero raccolte 60.000 firme. I cittadini del piemonte avrebbero dovuto votare nel 1988. Per 23 anni le amministrazioni regionali di ogni colore con strumentali iniziative legislative e illegittimi provvedimenti amministrativi hanno sempre impedito il voto popolare. Dopo ben 23 anni la Corte d'appello di Torino Sez. prima civile, con sentenza del 29/12/2010 ha dato ragione al comitato promotore del referendum regionale. La regione Piemonte dovrà riattivare le procedure referendarie per fare esprimere gli elettori piemontesi sulla caccia. Il q uesito chiede ai cittadini se sono favorevoli a ridurre drasticamente l'attività venatoria attraverso le seguenti azioni:

1) protezione di 25 specie selvatiche oggi cacciabili

2) divieto di caccia su terreno innevato

3) abolizione deroghe ai limiti di carniere per le aziende faunistiche private

4) DIVIETO DI CACCIA LA DOMENICA!!! >>


Parafrasando il titolo di un film di Bud Spencer : "Io sto con i cinghiali"..........

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Postato da italooggi, 08:38

con quei baffi

con quella barba, con quei baffi, con quei capelli... perchè non posti una tua foto? potremmo tutti giudicare quanto 'risorgimentale' sei.
 

[Mati, dacci una mano... sai fare bene con la macchina fotografica...]

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martedì 8 marzo 2011

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Postato da Alessandro B.oggi, 20:11

allora..

 andiamo per punti:

--- sto lavorando sulla locandina, pensavo di farla in A3 per renderla più visibile, dovremmo chiedere la disponibilità del comune per stampare una decina di copie

--- mandiamo un messaggio dal gruppo di facebook appena è pronta la locandina ok?


--- non ho capito a che link del vulcanico Alberto ti riferisci

--- quale dei tre film proiettiamo ? o vuoi fare una maratona zaitgeist vedendoli tutti e tre?
    io pensavo al terzo che ne dici? tanto non hanno bisogno di essere visti in sequenza e il        2° a mio parere è un po' pesantuccio oltre ad essere più monotematico.

--- @diego in questi link è presente una descrizione sommaria di cosa parlano

 it.wikipedia.org/wiki/Zeitgeist:_the_Movie

it.wikipedia.org/wiki/Zeitgeist:_Addendum

it.wikipedia.org/wiki/Zeitgeist:_Moving_Forward








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allarme cinghiali

Postato da biagiooggi, 19:50

Boia Faus, INCREDIBILE.

I cinghiali nelle nostre zone non sono MAIIIIIIIIIIIII esistiti.

Sono stati introdotti da INCOSCENTI, per essere cacciati.

Incrocio con i porci, per cui figliano moltissimo.

Le selezioni, specialmente se condotte dai cacciatori, sono fatte per non distruggere il "giocattolo..."

 Ed i danni all'agricoltura ci sono e pantalone, cioè , noi onesti contribuenti, paghiamo !

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Postato da diego finellioggi, 17:10

in biblioteca?

mi sembra interessante, però prima vorrei sapere a grandi linee di cosa si tratta (nè a casa nè al lavoro posso vedere i video): mi documento e poi vediamo se, chieste le autorizzazioni a chi di dovere, possiamo organizzare la proiezione in biblioteca

p.s.: ... risorgimentale? 

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