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Postato da Laura LaLunga Martinieri, 23:36
..e noi continuiamo a guardarci l'ombelico.
Qualche domenica fa sono scesa in piazza con altre centinaia di donne (e uomini) e ho manifestato per l'indignazione e la vergogna per il governo che ci è toccato in sorte.
Sono uscita di casa al mattino e in compagnia della mia mamma mi sono messa in marcia verso la piazza della città, insieme ad altre donne che poco alla volta confluivano per la mia stessa via in un fiume che man mano andava ad ingrossarsi, fino a divenire la marea umana che abbiamo potuto vedere nelle molte immagini riportate dai media. La solidarietà che aleggiava nelle vie e nelle piazze invase da donne e uomini, cementava l'entusiasmo e l'emozione di quei momenti, rendendoli quasi tangibili.
Ho sfilato per le vie della mia città per tutto il pomeriggio, scandendo slogan, cantando e ballando e poi, dopo aver preso un caffè con la mia mamma, me ne sono tornata a casa.
Ad Abidjan, in Costa d'Avorio una donna è scesa in piazza per manifestare, insieme ad altre centinaia di donne, contro il governo. E' uscita di casa al mattino in compagnia delle amiche e si è messa in marcia verso la piazza della sua città trovando, lungo la strada, altre donne che confluivano per la sua stessa via, in un fiume che mano a mano andava ad ingrossarsi, fino a divenire una marea. Gridando e cantando slogan contro il capo del governo, tutte queste donne hanno sfilato per le vie della città sommando le loro paure e traendo coraggio dalla loro reciproca solidarietà.
Purtroppo questa manifestazione ha avuto un epilogo ben diverso. Un gruppo di uomini armati, piombati sulla piazza, ha aperto il fuoco uccidendo 6 donne e ferendone a decine.
La manifestazione si è dispersa nel giro di pochi minuti.
Il mondo ci sta scoppiando intorno, noi continuiamo imperterriti a guardare il nostro ombelico, o peggio, quello di Ruby.
p.
LLL
Sono uscita di casa al mattino e in compagnia della mia mamma mi sono messa in marcia verso la piazza della città, insieme ad altre donne che poco alla volta confluivano per la mia stessa via in un fiume che man mano andava ad ingrossarsi, fino a divenire la marea umana che abbiamo potuto vedere nelle molte immagini riportate dai media. La solidarietà che aleggiava nelle vie e nelle piazze invase da donne e uomini, cementava l'entusiasmo e l'emozione di quei momenti, rendendoli quasi tangibili.
Ho sfilato per le vie della mia città per tutto il pomeriggio, scandendo slogan, cantando e ballando e poi, dopo aver preso un caffè con la mia mamma, me ne sono tornata a casa.
Ad Abidjan, in Costa d'Avorio una donna è scesa in piazza per manifestare, insieme ad altre centinaia di donne, contro il governo. E' uscita di casa al mattino in compagnia delle amiche e si è messa in marcia verso la piazza della sua città trovando, lungo la strada, altre donne che confluivano per la sua stessa via, in un fiume che mano a mano andava ad ingrossarsi, fino a divenire una marea. Gridando e cantando slogan contro il capo del governo, tutte queste donne hanno sfilato per le vie della città sommando le loro paure e traendo coraggio dalla loro reciproca solidarietà.
Purtroppo questa manifestazione ha avuto un epilogo ben diverso. Un gruppo di uomini armati, piombati sulla piazza, ha aperto il fuoco uccidendo 6 donne e ferendone a decine.
La manifestazione si è dispersa nel giro di pochi minuti.
Il mondo ci sta scoppiando intorno, noi continuiamo imperterriti a guardare il nostro ombelico, o peggio, quello di Ruby.
p.
LLL
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