Ultimi articoli commentati
Postato da italooggi, 16:38
Alex, volentieri mi unisco a chi ti ringrazia per l'intervento sul forum; non tutti hanno la schiettezza che dimostri mettendo per scritto ed in pubblico il tuo pensiero.
La tua azione è un mattoncino nella costruzione di un vivere più civile in questo paese; non siamo qui a dibattere chi abbia ragione e chi torto, ciò che più importa è rendere conto della pluralità delle posizioni legittimamente espresse da chi vive in questo paese.
Mi piacerebbe scandagliare con te, e con ogni giovane che come te voglia impegnarsi nel vivere civile, le profonde trasformazioni che la politica sta subendo, soprattutto all'estero e ignorate da noi, grazie alla diffusione delle tecnologie della comunicazione: sempre di più i politici e gli amministratori si trovano a fare i conti con l'emersione di quella 'democrazia dal basso' che travolgerà le consuetudini nostrane; se vorrai approfondiremo in altro contesto, magari cercando di capire perchè su questa telematica piazza è sempre mancata la voce degli amministratori.
Se ti rispondo nel merito dell'articolo non è quindi perchè voglio aver ragione, ma semplicemente perchè voglio renderti partecipe di un'altro punto di vista, diverso dal tuo, probabilmente diverso da quello della maggioranza dei lacassesi.
Non ripeto quanto Laura evidenzia in merito al vicolo cieco in cui siamo infilati con gli oneri di urbanizzazione e quanto Biagio dice sulla esigenza di un nuovo modello di sviluppo; sono stati chiari, mi trovano d'accordo e non servono ulteriori precisazioni.
Serve invece precisare che (pur non essendo un lacassese DOC) non mi sono affatto scagliato contro questa amministrazione, bensì contro queste amministrazioni, perchè mi sembra che il piano regolatore sia figlio legittimo di entrambe e perchè non mi sembra di vedere grandi differenze nelle politiche urbanistiche dell'una o dell'altra parte.
Se ne vuoi dimostrazione, puoi vedere le ire che mi sono tirato dietro (leggi i commenti) di chi mi giudica come chi "comincia ad imbastire una fitta rete di inesattezze, pressapochismo e disfattismo in nome di un ambientalismo opportunistico e abborracciato".
I responsabili della precedente amministrazione che citi come 'pratici di cementificazione' hanno avuto il merito, pur quando sono diventati minoranza, di presentare al pubblico la propria visione urbanistica spiegandone motivazioni e strategie di lungo periodo in una serata a cui ne dovrebbe essere seguita una seconda; mentre da questa amministrazione non ho avuto notizia di una simile iniziativa rivolta ai lacassesi.
Magari analoghe iniziative ce ne sono state, e io non le ho conosciute; fatto sta che da quanto conosco, dalla lettura del piano regolatore, documento per documento, dalla sua stesura in versione pubblicamente accessibile su questo sito, e dalle notizie che sono riuscito in qualche modo a venire a conoscenza, ho costruito un mio giudizio sulle politiche urbanistiche di questo paese che va ben oltre all'accusa di 'cementificatori' dietro la quale si vorrebbe risolvere semplicemente la questione da entrambe le parti rispedendola indietro col marchio dell'insulto.
Ed il mio giudizio, granello isolato di sabbia nel mare dell'opinione di questo paese, è negativo.
Chi crede, come te, che l'"edilizia è una parte fondamentale per la sopravvivenza dei comuni", ha già ricevuto un duro giudizio non da me, ma dalla breve storia della nostra piccola nazione. Ti chiedo, e chiedo a chi mi può rispondere: dati i limiti delle legislazioni superiori, non pensi che questo piano regolatore potrebbe essere stato redatto identico 10, 20, 40, o cinquant'anni or sono? Probabilmente sì, eppure in questo mezzo secolo il mondo ha subito trasformazioni radicali insieme alla coscienza ambientale: come si sono riflesse nelle sensibilità dei nostri amministratori, ed in te?
Ho fatto, come proponi, molte passeggiate nei comuni vicini (accidenti, difficilmente trovo lacassesi DOC nelle passeggiate) che sono in molti casi messi peggio di noi, hai ragione. Ma quel è il fine della tua domanda? Vogliamo contendere a Givoletto la bandiera nera di Legambiente?
Come dice Biagio, un altro modello di sviluppo è possibile.
Certo, non è facile, ci vuole visione, ci vuole sforzo, ci si deve interessare, muovere, agire; ma come piccola parte di sabbia mi alzo in punta di granello e dico: è questo che chiedo ai miei amministratori, a qualsiasi parte appartengano.
La tua azione è un mattoncino nella costruzione di un vivere più civile in questo paese; non siamo qui a dibattere chi abbia ragione e chi torto, ciò che più importa è rendere conto della pluralità delle posizioni legittimamente espresse da chi vive in questo paese.
Mi piacerebbe scandagliare con te, e con ogni giovane che come te voglia impegnarsi nel vivere civile, le profonde trasformazioni che la politica sta subendo, soprattutto all'estero e ignorate da noi, grazie alla diffusione delle tecnologie della comunicazione: sempre di più i politici e gli amministratori si trovano a fare i conti con l'emersione di quella 'democrazia dal basso' che travolgerà le consuetudini nostrane; se vorrai approfondiremo in altro contesto, magari cercando di capire perchè su questa telematica piazza è sempre mancata la voce degli amministratori.
Se ti rispondo nel merito dell'articolo non è quindi perchè voglio aver ragione, ma semplicemente perchè voglio renderti partecipe di un'altro punto di vista, diverso dal tuo, probabilmente diverso da quello della maggioranza dei lacassesi.
Non ripeto quanto Laura evidenzia in merito al vicolo cieco in cui siamo infilati con gli oneri di urbanizzazione e quanto Biagio dice sulla esigenza di un nuovo modello di sviluppo; sono stati chiari, mi trovano d'accordo e non servono ulteriori precisazioni.
Serve invece precisare che (pur non essendo un lacassese DOC) non mi sono affatto scagliato contro questa amministrazione, bensì contro queste amministrazioni, perchè mi sembra che il piano regolatore sia figlio legittimo di entrambe e perchè non mi sembra di vedere grandi differenze nelle politiche urbanistiche dell'una o dell'altra parte.
Se ne vuoi dimostrazione, puoi vedere le ire che mi sono tirato dietro (leggi i commenti) di chi mi giudica come chi "comincia ad imbastire una fitta rete di inesattezze, pressapochismo e disfattismo in nome di un ambientalismo opportunistico e abborracciato".
I responsabili della precedente amministrazione che citi come 'pratici di cementificazione' hanno avuto il merito, pur quando sono diventati minoranza, di presentare al pubblico la propria visione urbanistica spiegandone motivazioni e strategie di lungo periodo in una serata a cui ne dovrebbe essere seguita una seconda; mentre da questa amministrazione non ho avuto notizia di una simile iniziativa rivolta ai lacassesi.
Magari analoghe iniziative ce ne sono state, e io non le ho conosciute; fatto sta che da quanto conosco, dalla lettura del piano regolatore, documento per documento, dalla sua stesura in versione pubblicamente accessibile su questo sito, e dalle notizie che sono riuscito in qualche modo a venire a conoscenza, ho costruito un mio giudizio sulle politiche urbanistiche di questo paese che va ben oltre all'accusa di 'cementificatori' dietro la quale si vorrebbe risolvere semplicemente la questione da entrambe le parti rispedendola indietro col marchio dell'insulto.
Ed il mio giudizio, granello isolato di sabbia nel mare dell'opinione di questo paese, è negativo.
Chi crede, come te, che l'"edilizia è una parte fondamentale per la sopravvivenza dei comuni", ha già ricevuto un duro giudizio non da me, ma dalla breve storia della nostra piccola nazione. Ti chiedo, e chiedo a chi mi può rispondere: dati i limiti delle legislazioni superiori, non pensi che questo piano regolatore potrebbe essere stato redatto identico 10, 20, 40, o cinquant'anni or sono? Probabilmente sì, eppure in questo mezzo secolo il mondo ha subito trasformazioni radicali insieme alla coscienza ambientale: come si sono riflesse nelle sensibilità dei nostri amministratori, ed in te?
Ho fatto, come proponi, molte passeggiate nei comuni vicini (accidenti, difficilmente trovo lacassesi DOC nelle passeggiate) che sono in molti casi messi peggio di noi, hai ragione. Ma quel è il fine della tua domanda? Vogliamo contendere a Givoletto la bandiera nera di Legambiente?
Come dice Biagio, un altro modello di sviluppo è possibile.
Certo, non è facile, ci vuole visione, ci vuole sforzo, ci si deve interessare, muovere, agire; ma come piccola parte di sabbia mi alzo in punta di granello e dico: è questo che chiedo ai miei amministratori, a qualsiasi parte appartengano.
Hai ricevuto questa e-mail perchè sei iscritto al nostro servizio di notifica delle novitÃ
Per cancellarti o modificare la frequenza di ricezione clicca QUI