Ultimi interventi sul forum
Postato da Laura Martinottioggi, 08:57
I turni in croce rossa non sai mai di sicuro con chi li farai. Ti ritrovi a farli con persone diverse e ad andare in emergenza con persone che, a volte, conosci appena.
Al ritorno dai serivizi in emergenza ti conosci certamente meglio, hai lavorato fianco a fianco, hai condiviso apprensione, paura, soddisfazione.
Bruno (è il cognome, ma l'ho sempre chiamato così) abitava a La Cassa fino a qualche tempo fa, un omino piccolino e tarchiato con due baffi da sparviero e un sorriso sornione costantemente stampato in viso.
Ci si sedeva al tavolo della sede della Croce Rossa di Fiano e si chiacchierava, si giocava a carte, si faceva passare il tempo tra una chiamata e l'altra.
Non lo vidi per un po', quando andò ad abitare a Givoletto e per problemi di salute dovette abbandonare la Croce Rossa. Il giorno del suo turno però, spesso, veniva a trovare gli altri volontari e si intratteneva con loro, un pezzo di cuore era ancora lì. Due chiacchiere, una giocata a carte.
La scorsa settimana, la sera del turno di Bruno, arrivò una chiamata in emergenza per Givoletto. La squadra d partì a sirene spiegate, arrivarono sul posto e videro Bruno che li stava aspettando.
Non sono riusciti a riprenderlo, nonostante le premurose ed efficaci manovre di rianimazione dei colleghi di turno, Bruno non ce l'ha fatta, il cuore non è ripartito.
Che dire. Ieri sera, durante il corso di aggiornamento ho visto Stefano in lacrime che mi ha detto di averci provato all'infinito a pompargli il cuore. Stefano è un ragazzone grande e grosso, vederlo in lacrime mi intenerisce.
Un saluto a Bruno (che è sempre il cognome), un abbraccio alla famiglia e un bacio a Stefano per il suo dolore da impotenza.
pace
Laura
Al ritorno dai serivizi in emergenza ti conosci certamente meglio, hai lavorato fianco a fianco, hai condiviso apprensione, paura, soddisfazione.
Bruno (è il cognome, ma l'ho sempre chiamato così) abitava a La Cassa fino a qualche tempo fa, un omino piccolino e tarchiato con due baffi da sparviero e un sorriso sornione costantemente stampato in viso.
Ci si sedeva al tavolo della sede della Croce Rossa di Fiano e si chiacchierava, si giocava a carte, si faceva passare il tempo tra una chiamata e l'altra.
Non lo vidi per un po', quando andò ad abitare a Givoletto e per problemi di salute dovette abbandonare la Croce Rossa. Il giorno del suo turno però, spesso, veniva a trovare gli altri volontari e si intratteneva con loro, un pezzo di cuore era ancora lì. Due chiacchiere, una giocata a carte.
La scorsa settimana, la sera del turno di Bruno, arrivò una chiamata in emergenza per Givoletto. La squadra d partì a sirene spiegate, arrivarono sul posto e videro Bruno che li stava aspettando.
Non sono riusciti a riprenderlo, nonostante le premurose ed efficaci manovre di rianimazione dei colleghi di turno, Bruno non ce l'ha fatta, il cuore non è ripartito.
Che dire. Ieri sera, durante il corso di aggiornamento ho visto Stefano in lacrime che mi ha detto di averci provato all'infinito a pompargli il cuore. Stefano è un ragazzone grande e grosso, vederlo in lacrime mi intenerisce.
Un saluto a Bruno (che è sempre il cognome), un abbraccio alla famiglia e un bacio a Stefano per il suo dolore da impotenza.
pace
Laura
Ultimi articoli commentati
Postato da italooggi, 08:05
Intuivo le capacità divinatorie di Marcello, ma non avrei mai pensato di vederle realizzate così in fretta, a soli 7 mesi da quando sono state scritte.
Mi riferisco al fatto che qualcuno possa essere 'espulso' dalla comunità di chi esprime le proprie idee.
Leggete cosa scrive Guido Scoza, presidente delle politiche per l'innovazione, in merito al fatto che gli abbiano chiuso (censurato) una pagina facebook::
"La tua pubblicazione è stata bloccata a causa di una violazione delle Condizioni d'uso delle pagine". È questo il lapidario annuncio con il quale mi è stato comunicato ed è stato comunicato agli altri amministratori della pagina "Libertà è partecipazione" - una pagina da quasi 90 mila iscritti creata per dire di no al DDL intercettazioni - che avevo perso la cittadinanza almeno in quell'angolo della piazza, che non potevo più parlare, che dovevo tacere e rinunciare ad una campagna - credo non conti se giusta o sbagliata, condivisibile o non condivisibile - che avevo scelto di combattere per esprimere una parte importante della mia personalità e per dar corpo ad un frammento della mia identità di uomo e di cittadino.
A quando la CPC (cancellazione perenne di comunicazione) della quale ha scritto Marcello?
Trovate la storia completa su punto informatico o su guidoscorza.it.
Mi riferisco al fatto che qualcuno possa essere 'espulso' dalla comunità di chi esprime le proprie idee.
Leggete cosa scrive Guido Scoza, presidente delle politiche per l'innovazione, in merito al fatto che gli abbiano chiuso (censurato) una pagina facebook::
"La tua pubblicazione è stata bloccata a causa di una violazione delle Condizioni d'uso delle pagine". È questo il lapidario annuncio con il quale mi è stato comunicato ed è stato comunicato agli altri amministratori della pagina "Libertà è partecipazione" - una pagina da quasi 90 mila iscritti creata per dire di no al DDL intercettazioni - che avevo perso la cittadinanza almeno in quell'angolo della piazza, che non potevo più parlare, che dovevo tacere e rinunciare ad una campagna - credo non conti se giusta o sbagliata, condivisibile o non condivisibile - che avevo scelto di combattere per esprimere una parte importante della mia personalità e per dar corpo ad un frammento della mia identità di uomo e di cittadino.
A quando la CPC (cancellazione perenne di comunicazione) della quale ha scritto Marcello?
Trovate la storia completa su punto informatico o su guidoscorza.it.
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