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Postato da biagiooggi, 18:35
Passata la tempesta, l'alluvione in Liguria, in Lunigiana, all'Elba...ecc...si odono le solite LEGGENDE METROPOLITANE.
Bisogna pulire i fiumi.
Qualche volta può essere vero, ma in generale i fiumi si riprendono sempre le aree di rispetto.
Il materiale in sospensione durante le grosse piene può creare addiritture isolotti alterando anche l'alveo più profondo.
Le sponde, fatte di materiale di riporto, è bene che siano boscate, in particolare con salici ( le gure) o gli ontani in montagna, che hanno un forte radicamento ed evitano erosioni.
Nelle grosse alluvioni, nelle grosse portate, qualche albero può essere sradicato...ed è sempre stato così.
Avete mai visto un ponte antico danneggiato ...il ponte del Diavolo a Lanzo..i ponti romani ?
Difficile ..conoscevano bene i fenomeni naturali.
Anche "il buon contadino" è una leggenda.
Il legname morto post alluvione veniva asportato in parte come legna da ardare, ma la maggior parte veniva lasciato nel letto del torrente..
Oggi non mi risulta che ci siano norme che proibiscono queste rimozioni..ma a chi interessa davvero ?
I tanto citati "verdi" non ci entrano un tubo!
Vero è che una volta c'erano i Comuni ed il Genio Civile Stato , con ottimi tecnici.
Oggi le competenze sono frammentate, senza senso, Comuni, Comunità Montane, Province, Regioni e poi i danni li chiediamo al tanto vituperato Stato !
Ma il bello è che anche in Piemonte, ove c'è una attenzione particolare, la Regione dava i soldi ai singoli Comuni ..ed ogni Comune provvedeva all'arginatura del tratto di sua competenza...spesso sregolando il regime delle acque a danno del corso inferiore....
Bisogna pulire i fiumi.
Qualche volta può essere vero, ma in generale i fiumi si riprendono sempre le aree di rispetto.
Il materiale in sospensione durante le grosse piene può creare addiritture isolotti alterando anche l'alveo più profondo.
Le sponde, fatte di materiale di riporto, è bene che siano boscate, in particolare con salici ( le gure) o gli ontani in montagna, che hanno un forte radicamento ed evitano erosioni.
Nelle grosse alluvioni, nelle grosse portate, qualche albero può essere sradicato...ed è sempre stato così.
Avete mai visto un ponte antico danneggiato ...il ponte del Diavolo a Lanzo..i ponti romani ?
Difficile ..conoscevano bene i fenomeni naturali.
Anche "il buon contadino" è una leggenda.
Il legname morto post alluvione veniva asportato in parte come legna da ardare, ma la maggior parte veniva lasciato nel letto del torrente..
Oggi non mi risulta che ci siano norme che proibiscono queste rimozioni..ma a chi interessa davvero ?
I tanto citati "verdi" non ci entrano un tubo!
Vero è che una volta c'erano i Comuni ed il Genio Civile Stato , con ottimi tecnici.
Oggi le competenze sono frammentate, senza senso, Comuni, Comunità Montane, Province, Regioni e poi i danni li chiediamo al tanto vituperato Stato !
Ma il bello è che anche in Piemonte, ove c'è una attenzione particolare, la Regione dava i soldi ai singoli Comuni ..ed ogni Comune provvedeva all'arginatura del tratto di sua competenza...spesso sregolando il regime delle acque a danno del corso inferiore....
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