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Postato da italoieri, 23:13
Canto di una ragazza fascista dei miei tempi.
Ritratti al nero di personaggi volti all'abisso raccolti dalla poetessa che canta il loro triste, inascoltato grido avvolto nella solitudine e nell'abbandono delle persone e delle ideologie, nella consapevolezza che 'un cuore solo ci è stato dato', e con quello si deve vivere, destino ineluttabile dell'anima in ricerca.
C'è del lirismo nel registrare l'afflato eroico delle personalità 'nere', sia declinate nel fascismo che nel tifo da stadio; l'autrice sa bene registrare, interpretare e cantare il fervore adolescenziale che ammorba giovani e meno giovani nelle promesse di una destra purificante e rigeneratrice. Lirismo che non tace la disperata fine che tanta promessa genera e che proprio in questa caduta trova lo struggimento poetico nel descrivere i tratti di personalità così fortemente fascinate e altrettanto fortemente annientate.
Qui il nero, la destra, è pretesto; non banale. Un identico tratteggiar ritratti virato al rosso avrebbe forse provocato risultati analoghi con qualche rischio in più di scadimento in ciò che è intellettualmente più condiviso e quindi più facile; mentre sarebbe intrigante un simile canto 'milanista', al rosso e al nero, per estrarre ancor più quanto si strugge l'anima fascinata e delusa.
Una bella sfida: complimenti Anna.
Anna Lamberti Bocconi
Canto di una ragazza fascista dei miei tempi. Con CD Audio
Ritratti al nero di personaggi volti all'abisso raccolti dalla poetessa che canta il loro triste, inascoltato grido avvolto nella solitudine e nell'abbandono delle persone e delle ideologie, nella consapevolezza che 'un cuore solo ci è stato dato', e con quello si deve vivere, destino ineluttabile dell'anima in ricerca.
C'è del lirismo nel registrare l'afflato eroico delle personalità 'nere', sia declinate nel fascismo che nel tifo da stadio; l'autrice sa bene registrare, interpretare e cantare il fervore adolescenziale che ammorba giovani e meno giovani nelle promesse di una destra purificante e rigeneratrice. Lirismo che non tace la disperata fine che tanta promessa genera e che proprio in questa caduta trova lo struggimento poetico nel descrivere i tratti di personalità così fortemente fascinate e altrettanto fortemente annientate.
Qui il nero, la destra, è pretesto; non banale. Un identico tratteggiar ritratti virato al rosso avrebbe forse provocato risultati analoghi con qualche rischio in più di scadimento in ciò che è intellettualmente più condiviso e quindi più facile; mentre sarebbe intrigante un simile canto 'milanista', al rosso e al nero, per estrarre ancor più quanto si strugge l'anima fascinata e delusa.
Una bella sfida: complimenti Anna.
Anna Lamberti Bocconi
Canto di una ragazza fascista dei miei tempi. Con CD Audio
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