domenica 5 giugno 2011

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Sogno o son desto? Considerazioni sul voto

Postato da italoieri, 23:25

Alla fine dello scritto la frase 'Io ti porto..' è quella che più mi ha colpito; soprattutto  il 'tu mi rendi conto di cosa fai' e 'se devi decidere mi chiedi'.



Sembrano banalità, cose ovvie, invece per quella che è la mia limitata esperienza non lo sono affatto; anzi, spesso sono capovolte, nel senso che l'eletto, o l'amministratore, o il Presidente, chiamatelo come volete insomma il 'rappresentante' si sente superiore ai rappresentati, men che meno in dovere di fare qualcosa perloro perchè si sente investito dal volere divino per una missione che va oltre l'intelleggibile dai comuni mortali, comunicabile solo ai propri pari.



Capita ai nostri ministri: li vedete che manifestano spesso una chiara sindrome di delirio di onnipotenza; lontanissimo è lo spirito di servizio con il quale 'tu mi rendi conto' e 'mi chiedi' prima di agire. Non si deve salire in alto per notarlo, l'abbiamo visto anche nella nostra piccola realtà: micropoteri vengono utilizzati per evitare la trasparenza ed il 'mettersi a disposizione' utilizzando lo sgabello su cui si è seduti non come punto di rappresentanza ma come posizione di forza.



Ed è questo, secondo me, il 'male' della classe politica evidenziato da Lorenzo; e questa è la rovina di tante persone che fanno politica con spirito genuino ma che troppo presto dimenticano di essere rappresentanti e s'innamorano del proprio posto, del proprio piccolo potere, del loro sgabello. L'abbiamo visto nel nostro recente passato quando movimenti di 'duri e puri' hanno raggiunto le brezze del ponentino che ne ha smussato i contorni rendendoli simili ai nemici che volevano combattere.



Proprio per questo le schermaglie tra il cinghiale e la mini minor, non sempre giunte in superficie su questo sito, hanno senso nella discussione. Il movimento stellare difeso dall'artiodattilo ora presenta 'duri e puri' che devono ancora dare prove di resistere alle brezze del potere; invece altri navigati politici 'tradizionali' (pd e altro)  difesi (!) dalla Innocenti  proprio dopo queste lusinghe riescono a volte (ogni tanto, a fatica) a proporre iniziative meritevoli. A chi dare l'appoggio (=il voto)? Questo il dilemma.



Penso che ciò che manchi alla nostra classe politica, a tutti i livelli, sia il concetto di politica come servizio; mi spingo anche a qualche considerazione più in là, guardando alla nostra storia. Manca lo spirito di servizio perchè manca una 'scuola di politica' che insegni qualcosa alle nuove leve; manca una 'scuola di politica' perchè mancano idee fondanti sia da una parte che dall'altra. Va bene, chiamarle ideologie mi espone ad un fuoco di fila; ma una volta chiarito il termine penso che resti la sostanza: senza le fondamenta non si costruisce nessuna casa.



Non penso sia sufficiente dire che dobbiamo essere tutti bravi onesti e guadagnare il giusto per fare politica; per mettere in atto le scelte che portano avanti un paese immagino sia necessario agire navigando con una rotta chiara, utilizzando metodi che da quella rotta siano ispirati. Non basta essere bravi e onesti marinai per guidare una corazzata; ci vuole studio, sacrificio, altruismo, conoscenza, impostazione, lungimiranza; solo così quello che sembra un sogno può approdare a qualcosa che assomiglia alla realtà.

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