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Postato da fabrioggi, 19:01
sono appena rientrato dalla valsusa. ho acceso la tv e ho scoperto che le forze dell'ordine sono state attaccate da black block e frange "antagoniste"...cosa vuol dire?
voglio raccontare ciò che ho visto.
tralascio le banalità (pur vere) della citazione di anziani, bambini, cani, disabili, professori universitari a braccetto con marghé, e mi voglio concentrare sullo spirito che aleggiava su tutti costoro. gioia di essere tanti - pare 70.000 - speranza di contare qualcosa, finale delusione nella confusione dei lacrimogeni.
ma lo spirito, nonostante l'epilogo, resta. quello gioioso del parlarsi in piemontese qui tra queste aspre montagne che ne amplificano l'eco, quello orgoglioso di non piegarsi di fronte ad argomenti tecnicamente deboli che illusoriamente si cerca di rafforzare con alletti economici, quello ostinato di continuare a dire NO quando tutti intorno a te invitano a dire almeno un NO...MA (mi viene in mente il se saprai di kipling).
questo spirito che muove la gente più pura del paese a perdere una domenica per elevare un fortissimo BASTA contro le arroganze trasversali che devastano le coscienze e annullano le individualità.
non ci sono stati scontri in valsusa, oggi, se qualche poliziotto è finito in ospedale è perchè ha saputo usare molto male la sua PERFETTA tenuta antisommossa, una tenuta da guerra, erano vestiti come quelli che vediamo in afghanistan (mai stato laggiù, ma ho visto i telegiornali).
e mentre dei giovani padri portano a spasso sulle spalle i figli per dimostrare a tutti quanto verde sia questa valle, altri giovani padri nel bagno di sudore della loro corazza, rispondono ad ordini cretini sparando lacrimogeni vietati (quelli che si usano in guerra) ad altezza d'uomo.
ecco quello che ho visto, e non voglio annoiare con ciò che ho sentito, quindi concludo veloce dicendo che, tra musica e balli, tra chiacchiere di giovani (ho sentito un pericoloso "rasta" parlare fittto con un anarco insurrezionalista di circa 17 anni ed ho capito che tramavano...su chi potesse vincere il prossimo tour de france!!!), e boia faus dei più anziani, ho sentito, forte, una stretta al cuore ed un senso di appartenenza che non avvertivo più da una trentina d'anni.
pensatela come volete, ma io ho passato una splendida giornata.
voglio raccontare ciò che ho visto.
tralascio le banalità (pur vere) della citazione di anziani, bambini, cani, disabili, professori universitari a braccetto con marghé, e mi voglio concentrare sullo spirito che aleggiava su tutti costoro. gioia di essere tanti - pare 70.000 - speranza di contare qualcosa, finale delusione nella confusione dei lacrimogeni.
ma lo spirito, nonostante l'epilogo, resta. quello gioioso del parlarsi in piemontese qui tra queste aspre montagne che ne amplificano l'eco, quello orgoglioso di non piegarsi di fronte ad argomenti tecnicamente deboli che illusoriamente si cerca di rafforzare con alletti economici, quello ostinato di continuare a dire NO quando tutti intorno a te invitano a dire almeno un NO...MA (mi viene in mente il se saprai di kipling).
questo spirito che muove la gente più pura del paese a perdere una domenica per elevare un fortissimo BASTA contro le arroganze trasversali che devastano le coscienze e annullano le individualità.
non ci sono stati scontri in valsusa, oggi, se qualche poliziotto è finito in ospedale è perchè ha saputo usare molto male la sua PERFETTA tenuta antisommossa, una tenuta da guerra, erano vestiti come quelli che vediamo in afghanistan (mai stato laggiù, ma ho visto i telegiornali).
e mentre dei giovani padri portano a spasso sulle spalle i figli per dimostrare a tutti quanto verde sia questa valle, altri giovani padri nel bagno di sudore della loro corazza, rispondono ad ordini cretini sparando lacrimogeni vietati (quelli che si usano in guerra) ad altezza d'uomo.
ecco quello che ho visto, e non voglio annoiare con ciò che ho sentito, quindi concludo veloce dicendo che, tra musica e balli, tra chiacchiere di giovani (ho sentito un pericoloso "rasta" parlare fittto con un anarco insurrezionalista di circa 17 anni ed ho capito che tramavano...su chi potesse vincere il prossimo tour de france!!!), e boia faus dei più anziani, ho sentito, forte, una stretta al cuore ed un senso di appartenenza che non avvertivo più da una trentina d'anni.
pensatela come volete, ma io ho passato una splendida giornata.
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