venerdì 28 maggio 2010

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Mercalli e La Cassa un paese per... l'Inter

Postato da Manueloggi, 09:36

Caro Alessandro, grazie per la cortesia e per la precisazione su Totti. Il mio riferimento al pupone era solo iconografico, ma confesso di sapere molto poco del calcio attuale ed il fatto di non conoscere i convocati a pochi giorni da un mondiale, ha stupito un pochino anche me. Buon segno!
Mi trovi comunque sempre d'accordo sulla corretta informazione, sulla applicazione universale di questo principio, ripongo le residue speranze.
Il vento soffia in altre direzioni, ma ci sono i maniglioni antibora di tanto in tanto.

Quanto al tifo, ho frequentatotato la curva per diversi anni, e condivido tutte le affermazioni lette sopra:
la gran parte delle persone che compiono gesti e che intonano cori politicamente schierati, non sa assolutamente di cosa si tratti (parlo per esperienza personale, ho cantato cose di cui riesco a non vergognarmi solo perchè sono certo della mia inconsapevolezza di allora).
Mi chiedo se cambi effettivamente qualcosa, in termini di consapevolezza, per le masse che compiono gli stessi gesti e intonano gli stessi cori in altri ambiti sociali, ed osando oltre, se cambi qualcosa anche per i ns. deputati, a vari livelli, mentre esprimono voti ed opinioni. (ci capiranno qualcosa in più dei tifosi che cantano allo stadio o seguono il capocoro per non "prendere mazzate"?)

Dall'enciclopedia della salute sociale
Il tifo è una "malattia" che si contrae in età adolescenziale ed ha la sua fase acuta intorno ai 20 anni. un periodo della vita in cui si è poco inclini alla riflessione, il testosterone domina indisturbato le nostre azioni nel "branco".
I casi più lievi si risolvono intorno ai 25-30 anni, residuando qualche discussione in ufficio e un'occhiata alla gazzetta al bar, altri si complicano fino a trasferire la stessa logica "da stadio" ad altri campi del sociale. Nei casi più estremi abbiamo ministri della repubblica che, mentre commemorano dei caduti, presi da un attacco acuto, dismettono la posa seria e compunta per assumere un tono vivace nel commentare l'attesa della finale di champions. Deputati che stappano bottiglie in aula, mortadelle mangiate alla medievale in favore di telecamera per festeggiare una vittoria...
Si narra di presidenti del consiglio che hanno dovuto vincere numerose coppe dei campioni prima di essere eletti. E dopo innumerevoli ore di cavillose trasmissioni sportive (io ero davanti al video), con gli anni e con la pazienza, hanno trasformato gli elettori in tifosi...e i tifosi in elettori...ed oggi giocano tranquilli loro campionati truccati, certi che in caso di problemi sarà sufficiente un cambio di allenatore, l'acquisto di un buon centravanti per tenere occupate curve e tribune. Dall'atra parte ci si iscrive al campionato con l'obiettivo stagionale di perdere di qualche punto...suddividendo i diritti Tv e gli incassi.

Cito Italo ..."mi riprendo"...

Più seriamente, penso che la tendenza violenta e l'organizzazione quasi "paramilitare" delle tifoserie più importanti, induce a pensare a condizionamenti esterni, che spiegherebbero anche la sostanziale "tolleranza cento": leggi ogni quinquennio più aspre e situazioni sempre più gravi che vengono sottolineate solo nelle immedite vicinanze dell'episodio...poi si torna a parlare di fuorigioco.
La matrice politica (?) è indubbiamente più a destra.

il tema "calcio tifato a destra e a sinistra" meriterebbe quasi di essere spostato nel vecchio post di Italo "aiutatemi a capire", Io continuo a trovarmi disorientato davanti alla suddivisione del mondo in destra e sinistra, mi sento spremuto fuori dalla realtà...non ho una collocazione. Vorrà dire che nelle serate mondiali troverò una postazione alternativa - magari dietro allo schermo - dalla quale esporre le mie opinioni, o meglio "dissonanze" come le ha efficacemente defnite Italo. :)
Per la birra chiedo a Diego: la Gilac è schierata ideologicamente? se la risposta è no...faremo insieme quei 5 Km per acquistarla.

Per la partita sono pronto ad immolare qualche altro osso od articolazione, ma per evitare aspettative fuori luogo, correggerei la avvincente descrizione che Italo ha fatto del mio "incidente" in:
"in un goffo tentativo di sollevare i piedi da terra, cadeva pesantemente sul suo stesso braccio, fratturandosi la decima costa"
...ma la partita si fa sul serio in quella data?

saluti a tutti

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