mercoledì 26 maggio 2010

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Mercalli e La Cassa un paese per... l'Inter

Postato da italooggi, 17:47

...è per me un invito a nozze, Alessandro, la provocazione sul calcio di destra o di sinistra; ancor più nell'accezione che gli hai dato per la sinistra che lo guarda di nascosto perchè lo giudica trash ma in fondo gli piace...
Penso che stiamo parlando del calcio tifato, e non di quello giocato, per il quale le categorie da te suggerite penso che non abbiamo molto senso.
Per quello tifato penso che la tua affermazione abbia un fondo di verità che mi piacerebbe approfondire; soprattutto se pronunciato da destra, quindi con un intento un po' provocatorio.

All'interno della sinistra esiste sicuramente un certo numero di persone 'snob' che, appunto, snobbano il calcio quale fenomeno per volgari masse alle quali dedicano forbiti dannunziani insulti pronunciati con la erre moscia e socchiudendo gli occhi dietro gli occhialini glamour, la boccuccia stretta ed il mignolo alzato; mai si ritroverebbero nella calca di persone che davanti ad un televisore si appassionano per uomini in mutande che corrono dietro ad una palla e, orrore, sputano per terra, respirano rumorosamente col fiato grosso, si spintonano senza neanche dire un 'please' o un 'permesso' sudando inopinatamente.
Vorrei però ribadire che, indipendentemente dalle incarnazioni che ha subito, la sinistra è la parte politica delle masse; è quella nata per il popolino, per i servi, per gli operai, per gli umili; è quella nata per ribellarsi al potere dinastico, alla brutalità dell aprepotenza senza diritto, all'oppressore (spesso di destra). Uno sport come il calcio che può essere praticato da chiunque, senza particolari mezzi, è secondo me uno sport fortemente connotato a sinistra. Mi sa che ho svicolato: torno a parlare di calcio giocato, e non di calcio tifato. Mi riprendo.

Da persona da sinistra posso dire che, nonostante non ami quasi per nulla il calcio tifato, riconosco che trovarsi insieme con l'occasione di una partita per bersi una birra, cenare insieme, commentare, appassionarsi, mandare a quel paese, festeggiare o dispersarsi per una partita sia qualcosa di positivo per il valore di comunità che sottende; perchè ogni occasione deve essere buona per parlarsi, discutere, guardarsi negli occhi; se il tifo diventa il catalizzatore per provocare queste informali riunioni, viva il tifo!
Se vogliamo organizzare serate per vederci i mondiali penso che questo sia lo scopo più nobile e più alto a cui il calcio possa spingerci: comunque vada, avremo vinto.

Se invece guardo il tifo da destra mi vengono in mente pensieri molto meno edificanti. Comincio a pensare alla maggior parte degli estremisti ultras che sono di destra; ai caratteri 'celtici' con cui sono scritti gli striscioni; agli episodi di guerriglia urbana intorno agli stadi. Mi si potrà dire che c'è anche gente di sinistra lì: è vero c'è anche gente di sinistra, ma è innegabile che l'ideologia che maggiormente sta dietro al tifo ultras è di destra. Sono d'accordo che sia una destra esasperata, esagerata, fuori dal controllo: ma è destra. Guardate le croci uncinate, il braccio alzato nel saluto romano, i cori razzisti: questa è destra, e della peggior specie. E' ciò che mi fa pensare che in questo paese non avremo mai una destra seria.
Non ho mai visto tifosi con la maglietta di Nilde Iotti e la bandiera del Che intonare el pueblo unido ne mai sarà vencido aggredire con i manganelli arcobaleno della pace i tifosi avversari; nè ho visto schiere di volontari ai festival dell'unità brandire braciole minacciose o molotov di lambrusco verso l'ignara tifoseria avversaria dotata di pane e coperto.

Mi affascina l'idea di proseguire la discussione nell'intervallo delle partite... sarà la prima volta che un dibattito finirà con un fischio dell'arbitro per l'inizio del secondo tempo!

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