Ultimi interventi sul forum
Postato da italooggi, 08:35
Vi sembrerà irriverente, a qualcuno ridicolo, forse inopportuno: io l'ho trovato d'una bellezza che squarcia la storia.
Un ebreo sopravvissuto al nazismo e alla prigionia balla 'I will survive' ('sopravviverò') insieme ai nipoti davanti ai campi di concentramento.
E' un messaggio di una forza vitale impressionante, è un modo dolce per santificare la vittoria sul male del nazismo, è la saggezza di un anziano che si dischiude attraverso il corso della storia e il fiorire della famiglia.
E' coraggio.
Esagero?
Forse sì, ma ne vale la pena.
Un ebreo sopravvissuto al nazismo e alla prigionia balla 'I will survive' ('sopravviverò') insieme ai nipoti davanti ai campi di concentramento.
E' un messaggio di una forza vitale impressionante, è un modo dolce per santificare la vittoria sul male del nazismo, è la saggezza di un anziano che si dischiude attraverso il corso della storia e il fiorire della famiglia.
E' coraggio.
Esagero?
Forse sì, ma ne vale la pena.
Postato da italooggi, 08:36
La messa domenicale non è stata solo il luogo di imposizione del potere temporale della chiesa: è anche stata il momento in cui si faceva comunità, e l'edificio della chiesa spesso è stato l'unico luogo in cui si potessero riunire tutte le persone di un paese.
Ricordo ancora che, da bambino, le campane suonate a martello in una piccola frazione delle valli di Lanzo indicavano il pericolo imminente, ed il dovere di tutti di correre in aiuto.
Oggi non esistono più i momenti di comunità; me ne dispiaccio. Non c'è un posto nel quale tutti noi lacassesi possiamo periodicamente guardarci in faccia, a meno che non costruiamo un palasport o simili (perchè no?).
Tra le tante colpe che facilmente addito alla chiesa romana, c'è anche questa: aver tradito il senso della comunità in favore del potere temporale.
Ricordo ancora che, da bambino, le campane suonate a martello in una piccola frazione delle valli di Lanzo indicavano il pericolo imminente, ed il dovere di tutti di correre in aiuto.
Oggi non esistono più i momenti di comunità; me ne dispiaccio. Non c'è un posto nel quale tutti noi lacassesi possiamo periodicamente guardarci in faccia, a meno che non costruiamo un palasport o simili (perchè no?).
Tra le tante colpe che facilmente addito alla chiesa romana, c'è anche questa: aver tradito il senso della comunità in favore del potere temporale.
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