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La resa dei conti, ballando sul Titanic
Postato da fabrioggi, 09:02
ne parlava già j. f. kennedy, gandhi lo ha dimostrato con la sua stessa vita, e anche einstein quando manifestò la sua paura per la IV guerra mondiale (quella con la clava). oggi ci sono confortanti prese di posizione, responsabili e documentate: serge latouche, simone perotti, maurizio pallante, luca mercalli e altri, molti altri, meno visibili, meno famosi, ma che come movimento spontaneo contano, eccome se contano. questo messaggio di lorenzo bonino ne è un esempio. lo condivido dalla prima all'ultima parola. è un grido, un "basta" urlato a tutti i ciechi della politica. ha ragione bonino.
che fare? l'antica e irrisolta domanda ...
mi viene da dire: iniziamo.
a sentire gli esperti, è già troppo tardi. ma non lo è per evitare che le cose peggiorino. il nostro pianeta ha la febbre e l'unica cosa che possiamo fare per evitarne i deliri è impedire che la sua temperatura corporea aumenti.
e allora iniziamo dal basso, iniziamo noi, caro lorenzo, cari tutti che leggete su questo sito. la salvezza - ammesso che sia possibile - non può più essere collettiva. la politica che dovrebbe essere l'espressione più diretta della collettività e guidarne i passi dà prove molto misere, e non solo in italia (anche se qui da noi la realtà supera ogni fantasia). la salvezza, dunque, inizia dall'individuo. e in un'accezione positiva di individualismo voglio comprendere anche le realtà come quella di questo sito in cui sovente si levano voci di fiera protesta come quella di lorenzo bonino.
nel piccolo, voglio dire, è più facile riconoscersi, è più facile uniformare a criteri intelligenti gli acquisti, è più facile far passare le informazioni come quella che - è un mio esempio personale - è possibile fare un solo sacchetto di rifiuti generici ogni 40 giorni circa. nel piccolo diventa possibile condividere, non solo le idee, che è già molto importante, ma anche le cose come le auto, alcune apparecchiature, che so, per il giardinaggio e molto altro. nel piccolo, insomma, è verosimile riportare gli oggetti al loro vero ruolo: quello di essere al nostro servizio e non un mero indicatore di sviluppo.
io normalmente sono un pessimista tendente all'isolamento del cupio dissolvi, ma prese di posizione come quella di lorenzo bonino, cui questo sito ha il merito di dare voce, mi fanno tornare un po' di energia.
e allora...iniziamo?
che fare? l'antica e irrisolta domanda ...
mi viene da dire: iniziamo.
a sentire gli esperti, è già troppo tardi. ma non lo è per evitare che le cose peggiorino. il nostro pianeta ha la febbre e l'unica cosa che possiamo fare per evitarne i deliri è impedire che la sua temperatura corporea aumenti.
e allora iniziamo dal basso, iniziamo noi, caro lorenzo, cari tutti che leggete su questo sito. la salvezza - ammesso che sia possibile - non può più essere collettiva. la politica che dovrebbe essere l'espressione più diretta della collettività e guidarne i passi dà prove molto misere, e non solo in italia (anche se qui da noi la realtà supera ogni fantasia). la salvezza, dunque, inizia dall'individuo. e in un'accezione positiva di individualismo voglio comprendere anche le realtà come quella di questo sito in cui sovente si levano voci di fiera protesta come quella di lorenzo bonino.
nel piccolo, voglio dire, è più facile riconoscersi, è più facile uniformare a criteri intelligenti gli acquisti, è più facile far passare le informazioni come quella che - è un mio esempio personale - è possibile fare un solo sacchetto di rifiuti generici ogni 40 giorni circa. nel piccolo diventa possibile condividere, non solo le idee, che è già molto importante, ma anche le cose come le auto, alcune apparecchiature, che so, per il giardinaggio e molto altro. nel piccolo, insomma, è verosimile riportare gli oggetti al loro vero ruolo: quello di essere al nostro servizio e non un mero indicatore di sviluppo.
io normalmente sono un pessimista tendente all'isolamento del cupio dissolvi, ma prese di posizione come quella di lorenzo bonino, cui questo sito ha il merito di dare voce, mi fanno tornare un po' di energia.
e allora...iniziamo?
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