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Postato da fabrioggi, 09:39
scusate, ma sento l'urgenza di urlare a qualcuno - e lo faccio qui - CHE SCHIFO!!!
ho letto un po' di giornali questa mattina, ho ascoltato un po' di radio, ho parlato con un po' di gente, e la litania è stata, più o meno, sempre la stessa: bisogna picchiare, incarcerare, reprimere etc. etc.
mi riferisco ai fatti di roma.
la radio: un giornalista di vanity fair (sic...) incaricato di leggere le prime pagine dei giornali e di "ascoltare" le domande della gente nella trasmissione di radio3 1a pagina, toglie la parola a due ascoltatori, una sig.ra di palermo e un altro, voci critiche e precise ringraziando di aver chiamato, invece, un imbecille che dopo molte confusioni e salti spazio temporali, dice: be' in fondo carlo giuliani era il figlio di un sindacalista della cigl...;
i giornali: mi limito al corsera che con quel campione di "moderazione" di p.g. battista dice che i black bloc si sono "allenati" e addestrati in valsusa con i no-tav ... da qui al nonna papera diventa regina d'olanda manca davvero poco (o forse ci siamo gia?);
la gente: ieri sono andato a fare colazione in un bar di druento ed ho incontrato due brave persone che conosco da centinaia di anni e che so che non farebbero male a una mosca i quali, accaniti e unanimi, continuavano a sotenere e sostenersi dicendo che la polizia debba sparare ad altezza d'uomo;
ma dove stiamo vivendo?
ma che paese è questo in cui ci si dimentica che i ministri pestano i piedi ai giornalisti cercando di far loro male fisicamente?
ma che posto è questo in cui mezza o tre quarti della classe dirigente è corrotta, ma si stringe a coorte per stigmatizzate la violenza?
con quale autorità lo fa?
che società è quella in cui la gente, i poveracci come me, invocano le pallottole?
c'è - anzi, c'era - un'immagine che all'estero avevano dell'italia: quella del coleottero che sfida e vince le leggi della natura: il peso dell'insetto, rapportato alla superficie delle sue ali lo escluderebbe dal volo, eppure...così era l'italia.
io temo che la divisione della società tra quelli delle delle pallottole e che si bevono le frottole e gli altri, sia un po' come se una delle due ali del coleottero si fosse messa a sbattere nel senso opposto dell'altra, e così nemmeno i miracoli riescono a produrre il volo.
mi sa che dobbiamo restare qui a terra a rimirar lo schifo.
ho letto un po' di giornali questa mattina, ho ascoltato un po' di radio, ho parlato con un po' di gente, e la litania è stata, più o meno, sempre la stessa: bisogna picchiare, incarcerare, reprimere etc. etc.
mi riferisco ai fatti di roma.
la radio: un giornalista di vanity fair (sic...) incaricato di leggere le prime pagine dei giornali e di "ascoltare" le domande della gente nella trasmissione di radio3 1a pagina, toglie la parola a due ascoltatori, una sig.ra di palermo e un altro, voci critiche e precise ringraziando di aver chiamato, invece, un imbecille che dopo molte confusioni e salti spazio temporali, dice: be' in fondo carlo giuliani era il figlio di un sindacalista della cigl...;
i giornali: mi limito al corsera che con quel campione di "moderazione" di p.g. battista dice che i black bloc si sono "allenati" e addestrati in valsusa con i no-tav ... da qui al nonna papera diventa regina d'olanda manca davvero poco (o forse ci siamo gia?);
la gente: ieri sono andato a fare colazione in un bar di druento ed ho incontrato due brave persone che conosco da centinaia di anni e che so che non farebbero male a una mosca i quali, accaniti e unanimi, continuavano a sotenere e sostenersi dicendo che la polizia debba sparare ad altezza d'uomo;
ma dove stiamo vivendo?
ma che paese è questo in cui ci si dimentica che i ministri pestano i piedi ai giornalisti cercando di far loro male fisicamente?
ma che posto è questo in cui mezza o tre quarti della classe dirigente è corrotta, ma si stringe a coorte per stigmatizzate la violenza?
con quale autorità lo fa?
che società è quella in cui la gente, i poveracci come me, invocano le pallottole?
c'è - anzi, c'era - un'immagine che all'estero avevano dell'italia: quella del coleottero che sfida e vince le leggi della natura: il peso dell'insetto, rapportato alla superficie delle sue ali lo escluderebbe dal volo, eppure...così era l'italia.
io temo che la divisione della società tra quelli delle delle pallottole e che si bevono le frottole e gli altri, sia un po' come se una delle due ali del coleottero si fosse messa a sbattere nel senso opposto dell'altra, e così nemmeno i miracoli riescono a produrre il volo.
mi sa che dobbiamo restare qui a terra a rimirar lo schifo.
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