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Postato da italooggi, 01:12
Caro Alessandro,
ti rispondo senza ben sapere a quanti interessa il nostro dialogo a distanza; ma l'argomento è stimolante e volentieri lo affronto.
Farei offesa alla tua intelligenza se pensassi che tu semplicemente utilizzi i periodi storici favorevoli al tuo pensiero per trarne giudizi politici, dimenticando quelli che ti sono scomodi e ignorando quanto t'ho riportato lo scorso intervento; voglio invece pensare che le tue considerazioni sul '68 e sul 6 politico siano fondate, buttando a mare tutti i riconoscimenti che quel periodo ha avuto come effettivo momento di cambiamento positivo della società.
Altrettanto vorrei dire per il dopoguerra; un periodo che ha costruito la nostra fortuna come nazione lo demolisci in quattro e quattr'otto; a questo punto non capisco chi sia ad averci fatto diventare la settima nazione al mondo industrializzata in quel periodo. Probabilmente è stata la bonifica dell'agro pontino.
Tieni conto che nella 'casta' in quel periodo del dopoguerra c'erano persone di una levatura morale che farebbe impallidire qualsiasi politico odierno.
Ciò su cui non sono d'accordo è il sistema pensionistico. Allora lo stato era senza soldi e pagava i propri impiegati molto poco, anzi pochissimo. Per questo aveva inventato il 'baratto' di abbondare sulle pensioni per dare più avanti ciò che non poteva dare subito; non levando a posteriori questi privilegi sono nati gli squilibri pensionistici dell'INPS che, ricordiamolo, di per sè è in attivo ed in grado di pagare tutte le pensioni. Sono i prelievi per altri fini che ne dissanguano le casse.
Sul fatto che il '68 (tu riporti il '69... perchè? o hai registrato le cose a posteriori, oppure Freud era veramente un genio) abbia rovinato la cultura e l'istruzione forse dovresti dare qualche pezza d'appoggio un po' più pregnante rispetto a ciò che proponi, anche se premetti che non hai le capacità per sostenerlo (allora perchè lo fai? ispirazione divina? o di partito?). Io, elettrotecnico, ho potuto frequentare una università scientifica e laurearmi; cosa che mi sarebbe stata preclusa dal sistema pre-68 che lasciava ai soli licei la possibilità di accedere alle 'scuole alte'.
Continuiamo pure il dibattito, che mi sollecita e diverte, allarghiamolo a chi vuole intervenire; se però si riduce a dire che tutto ciò che 'sa di sinistra' è sbagliato, possiamo anche fermarci qui.
ti rispondo senza ben sapere a quanti interessa il nostro dialogo a distanza; ma l'argomento è stimolante e volentieri lo affronto.
Farei offesa alla tua intelligenza se pensassi che tu semplicemente utilizzi i periodi storici favorevoli al tuo pensiero per trarne giudizi politici, dimenticando quelli che ti sono scomodi e ignorando quanto t'ho riportato lo scorso intervento; voglio invece pensare che le tue considerazioni sul '68 e sul 6 politico siano fondate, buttando a mare tutti i riconoscimenti che quel periodo ha avuto come effettivo momento di cambiamento positivo della società.
Altrettanto vorrei dire per il dopoguerra; un periodo che ha costruito la nostra fortuna come nazione lo demolisci in quattro e quattr'otto; a questo punto non capisco chi sia ad averci fatto diventare la settima nazione al mondo industrializzata in quel periodo. Probabilmente è stata la bonifica dell'agro pontino.
Tieni conto che nella 'casta' in quel periodo del dopoguerra c'erano persone di una levatura morale che farebbe impallidire qualsiasi politico odierno.
Ciò su cui non sono d'accordo è il sistema pensionistico. Allora lo stato era senza soldi e pagava i propri impiegati molto poco, anzi pochissimo. Per questo aveva inventato il 'baratto' di abbondare sulle pensioni per dare più avanti ciò che non poteva dare subito; non levando a posteriori questi privilegi sono nati gli squilibri pensionistici dell'INPS che, ricordiamolo, di per sè è in attivo ed in grado di pagare tutte le pensioni. Sono i prelievi per altri fini che ne dissanguano le casse.
Sul fatto che il '68 (tu riporti il '69... perchè? o hai registrato le cose a posteriori, oppure Freud era veramente un genio) abbia rovinato la cultura e l'istruzione forse dovresti dare qualche pezza d'appoggio un po' più pregnante rispetto a ciò che proponi, anche se premetti che non hai le capacità per sostenerlo (allora perchè lo fai? ispirazione divina? o di partito?). Io, elettrotecnico, ho potuto frequentare una università scientifica e laurearmi; cosa che mi sarebbe stata preclusa dal sistema pre-68 che lasciava ai soli licei la possibilità di accedere alle 'scuole alte'.
Continuiamo pure il dibattito, che mi sollecita e diverte, allarghiamolo a chi vuole intervenire; se però si riduce a dire che tutto ciò che 'sa di sinistra' è sbagliato, possiamo anche fermarci qui.
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