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Postato da Laura LaLunga Martinoggi, 11:48
IL DECALOGO DEL BALILLA 1929
1) Ama la Patria come i genitori; ama i genitori come la Patria.
Per il grande uomo amare la patria voleva dire andare a conquistarsi un posto al sole in Etiopia mandando a morire 2.317 italiani. Ed è solo un episodio dei tanti.
2) Sii religioso, sincero e compi i doveri del cristiano.
La sincerità del grande uomo consisteva nel dichiararsi "non belligerante", che è differente dall'essere neutrale. Oggi la nostra Patria è in "missione di pace" in Iraq e in Afganistan. Mi sembrano molto vere e attuali le parole di Churchill "" In tempo di guerra, la verità è così preziosa che bisogna nasconderla dietro una cortina di bugie"...... "
3) Non adoperare mai la tua forza contro il debole; difendilo se è aggredito dal forte.
Ecco qui la frase che tanto piace al nostro Alessandro: i deboli. In effetti le 750.00 vittime (alcuni dicono siano state "solo" 450.000) etiopi erano militarmente ed economicamente superiori agli italiani, vero? E non vorrei entrare nel merito delle leggi antisemite. Già, ma anche gli ebrei non erano dei deboli, vero?
4) Aiuta chi ha bisogno: con la mente chi vuole apprendere; col cuore chi manca di affetti; con le sostanze chi ha fame; con la vita chi sta per perdere la sua.
5) Compi sempre i tuoi doveri di figlio, di fratello, di scolaro, di camerata.
Bella persona il nostro grande uomo: abbandonando in miseria e poi perseguitando la sua compagna di vita di gioventù e il loro figlio (fino alla loro morte) dopo averla indotta a cedergli i suoi beni per finanziare l'uscita del "Popolo d'Italia". Un bell'esempio di aiuto verso il prossimo, un bell'esempio di buon padre di famiglia
6) Non crescere un ozioso, perché chi non lavora, chi non produce non è un buon Ballila, non è un buon italiano.
Il nostro grande uomo assomiglia in modo impressionante al nostro attuale grande uomo.
7) Rispetta tutte le cose che non sono tue, siano esse di privati come del pubblico.
"Ogni proprietà ebraica nella Repubblica di Salò venne sequestrata ed assegnata alle vittime dei bombardamenti anglo-americani. Al momento della Liberazione i decreti di confisca erano approssimativamente ottomila: la RSI confiscò alla gente ebraica beni fra immobili e preziosi del valore approssimativo di due miliardi di lire del tempo." da Wikipedia - sono superflui altri commenti
8) In una Chiesa, dinanzi ad un'immagine sacra, pensa a Dio; nel Parco della Rimembranza, dinanzi ad un monumento e a una lapide ai Caduti, pensa all'Italia e fa' voto d'essere pronto a dare per Essa tutto il tuo sangue.
Il nostro grande uomo, che mandò a morire milioni di italiani in giro per l'europa, tentò la fuga travestito da soldato tedesco. Voleva riservar tutto il suo sangue per la ridente Svizzera.
9) Ricorda che Ballila, in tempi di schiavitù, scagliò il primo sasso per scacciare lo straniero. Oggi l'Italia è libera, ma può aver bisogno, un giorno, anche della tua vita, per divenir grande. Accorri per primo alla sua chiamata.
Libera da cosa? Libera?
10) Balilla, Avanguardista, Fascista, non discutere i comandi del tuo superiore, mai quelli del Duce.
Nessun commento su questa grande frase del nostro grande uomo.
I miei commenti e le mie riflessioni, su queste perle di saggezza del nostro grande uomo, sono naturalmente delle banalizzazioni di un'estremista antifascista, un po' incazzata per la propaganda fascista che Alessandro continua a fare, democraticamente, su questo sito.
Certo che è per lo meno strano che, chi continua a sostenere un'ideologia fascista, che tra i suoi precetti fondamentali, contiene la limitazione della libertà di stampa, si avvalga proprio di quella libertà per i suoi scopi. E' un ossimoro? Una contraddizione di termini? Come dire che Alessandro si sta avvalendo della sua libertà fascista per scrivere su questo sito?
O semplicemente il nostro Alessandro non si rende conto che nel 1929 questa discussione non avrebbe potuto avere luogo?
Ma questo è solo il pensiero di una donna libera, in uno Stato libero che di questi tempi ha perso un po' la bussola ma che grazie alle infinite risorse delle genti italiane, saprà ritrovarla.
Infine il mio faro, anche in risposta al bel decalogo sopra enunciato:
« Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo »
Mahatma Gandhi
pace
LLL
1) Ama la Patria come i genitori; ama i genitori come la Patria.
Per il grande uomo amare la patria voleva dire andare a conquistarsi un posto al sole in Etiopia mandando a morire 2.317 italiani. Ed è solo un episodio dei tanti.
2) Sii religioso, sincero e compi i doveri del cristiano.
La sincerità del grande uomo consisteva nel dichiararsi "non belligerante", che è differente dall'essere neutrale. Oggi la nostra Patria è in "missione di pace" in Iraq e in Afganistan. Mi sembrano molto vere e attuali le parole di Churchill "" In tempo di guerra, la verità è così preziosa che bisogna nasconderla dietro una cortina di bugie"...... "
3) Non adoperare mai la tua forza contro il debole; difendilo se è aggredito dal forte.
Ecco qui la frase che tanto piace al nostro Alessandro: i deboli. In effetti le 750.00 vittime (alcuni dicono siano state "solo" 450.000) etiopi erano militarmente ed economicamente superiori agli italiani, vero? E non vorrei entrare nel merito delle leggi antisemite. Già, ma anche gli ebrei non erano dei deboli, vero?
4) Aiuta chi ha bisogno: con la mente chi vuole apprendere; col cuore chi manca di affetti; con le sostanze chi ha fame; con la vita chi sta per perdere la sua.
5) Compi sempre i tuoi doveri di figlio, di fratello, di scolaro, di camerata.
Bella persona il nostro grande uomo: abbandonando in miseria e poi perseguitando la sua compagna di vita di gioventù e il loro figlio (fino alla loro morte) dopo averla indotta a cedergli i suoi beni per finanziare l'uscita del "Popolo d'Italia". Un bell'esempio di aiuto verso il prossimo, un bell'esempio di buon padre di famiglia
6) Non crescere un ozioso, perché chi non lavora, chi non produce non è un buon Ballila, non è un buon italiano.
Il nostro grande uomo assomiglia in modo impressionante al nostro attuale grande uomo.
7) Rispetta tutte le cose che non sono tue, siano esse di privati come del pubblico.
"Ogni proprietà ebraica nella Repubblica di Salò venne sequestrata ed assegnata alle vittime dei bombardamenti anglo-americani. Al momento della Liberazione i decreti di confisca erano approssimativamente ottomila: la RSI confiscò alla gente ebraica beni fra immobili e preziosi del valore approssimativo di due miliardi di lire del tempo." da Wikipedia - sono superflui altri commenti
8) In una Chiesa, dinanzi ad un'immagine sacra, pensa a Dio; nel Parco della Rimembranza, dinanzi ad un monumento e a una lapide ai Caduti, pensa all'Italia e fa' voto d'essere pronto a dare per Essa tutto il tuo sangue.
Il nostro grande uomo, che mandò a morire milioni di italiani in giro per l'europa, tentò la fuga travestito da soldato tedesco. Voleva riservar tutto il suo sangue per la ridente Svizzera.
9) Ricorda che Ballila, in tempi di schiavitù, scagliò il primo sasso per scacciare lo straniero. Oggi l'Italia è libera, ma può aver bisogno, un giorno, anche della tua vita, per divenir grande. Accorri per primo alla sua chiamata.
Libera da cosa? Libera?
10) Balilla, Avanguardista, Fascista, non discutere i comandi del tuo superiore, mai quelli del Duce.
Nessun commento su questa grande frase del nostro grande uomo.
I miei commenti e le mie riflessioni, su queste perle di saggezza del nostro grande uomo, sono naturalmente delle banalizzazioni di un'estremista antifascista, un po' incazzata per la propaganda fascista che Alessandro continua a fare, democraticamente, su questo sito.
Certo che è per lo meno strano che, chi continua a sostenere un'ideologia fascista, che tra i suoi precetti fondamentali, contiene la limitazione della libertà di stampa, si avvalga proprio di quella libertà per i suoi scopi. E' un ossimoro? Una contraddizione di termini? Come dire che Alessandro si sta avvalendo della sua libertà fascista per scrivere su questo sito?
O semplicemente il nostro Alessandro non si rende conto che nel 1929 questa discussione non avrebbe potuto avere luogo?
Ma questo è solo il pensiero di una donna libera, in uno Stato libero che di questi tempi ha perso un po' la bussola ma che grazie alle infinite risorse delle genti italiane, saprà ritrovarla.
Infine il mio faro, anche in risposta al bel decalogo sopra enunciato:
« Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo »
Mahatma Gandhi
pace
LLL
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