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Postato da Lucaoggi, 14:30
Innanzi tutto è da dire che il latte crudo, rispetto al pastorizzato, ha più proteine e vitamine, perchè queste con il processo di pastorizzazione vengono in parte eliminate, o almeno alcune sue caratteristiche nutritive ed organolettiche, oltre che naturalmente a tutti i possibili batteri patogeni dannosi per l'uomo. Quindi possiamo dire che la pastorizzazione è un processo fondamentale sia per la conservazione, che per la nostra sicurezza alimentare, infatti sino a che questo processo (che poi consiste nel far bollire il latte ad una temperatura di circa 70 C° per non più di 15 secondi) non fu scoperto dal famoso L. Pasteur, il consumo di latte crudo favoriva il proliferarsi di malattie mortali come, se non ricordo male, epidemie di tubercolosi, questo appunto sino alla scoperta della pastorizzazione, intorno fine ottocento.
Ma questo era anche conseguenza dello scarso controllo sanitario ed igienico dell'epoca, e della conservazione in luoghi poco igienici.
Oggi i controlli sanitari dei distributori del latte sono sottoposti a rigidissimi controlli, fin troppo fiscali ( ma se è per la sicurezza niente è troppo), e bisogna essere sicuri che i contenitori siano sterilizzati o puliti correttamente, ma cosa fondamentale, come ricordano le locandine appese nelle casette dei distributori, bisogna far bollire il latte prima di consumarlo e conservarlo in frigo a temperature non superiori ai 4/6 C° e deve essere conservato per non più di 3 – 4 giorni in frigo.
I casi di Escherichia Coli, verificatosi nell'autunno 2008, sono conseguenza di alcune negligenze sia dei consumatori che degli organi preposti ai controlli, e come al solito gli organi di informazione hanno cavalcato l'onda, spinti da chi lo dico tra poco, portando allarmismo ingiustificato e facendo si che il consumo di latte crudo calasse di oltre il 25%.
Il latte agli agricoltori viene pagato al momento, 32 centesimi al litro, sino ad un anno fa eravamo a 25 centesimi, se andiamo a comprare il cartoccio di latte fresco al supermercato lo paghiamo circa 1,50 euro, venendo a scoprire anche che alcune grandi marche sia regionali che nazionali diluivano il latte con urine di vacca per aumentare i quantitativi da distribuire.
In Italia attualmente vi sono quasi 800 allevatori che si sono messi a fare la vendita diretta del loro latte, con una produzione di circa 8.000.000 di litri di latte l'anno, se facciamo i conti della serva, possiamo stabilire all'incirca (contando 1,50 euro al litro) un introito di 12.000.000 milioni di euro, ma sono decisamente di più sia produttori che introiti di euro.
Piccola precisazione sull' Escherichia Coli, ed in particolare il O-157, batterio patogeno, si può contrarre mangiando anche altri alimenti potenzialmente pericolosi, quali uova crude, carne cotta poco, pesce crudo (sushi), ma guarda caso gli organi di informazione hanno buttato la loro lente solamente sul latte crudo, e questo perche? Solita solfa, soldi persi. Precisiamo un'altra cosa, i soggetti più a rischio sono solitamente quelli più deboli, bambini ed anziani, ma con i giusti accorgimenti, quelli basilari, i rischi si riducono a zero.
Poi devo essere sincero, personalmente il latte crudo l'ho sempre bevuto, sia adesso che quando ero bambino, addirittura dalla mammella della vacca, ma non voglio assolutamente dire di arrivare a tale livello, comunque sono sano e vegeto e non ho mai riscontrato niente di male.
Un “mio” agricoltore di Alpignano, che ha i distributori del latte sparsi per Alpignano, Rivoli e Torino ( 6 distributori totali) ha “catalogato” ha casa sua decine di denuncie provenienti dalla grande distribuzione e multinazionali varie (viste con i miei occhi) Carrefour, Auchan, Abit le quali inibiscono l'agricoltore dal distribuire il latte direttamente, però, se dovesse portare i sui distributori all'interno del centro commerciale le denuncie verrebbero ritirate, questo è stato il succo del discorso.
Inoltre, come detto da altri nel sito, si riduce l'uso di plastica e confezioni tetrapack (si scrive cosi?), si apporta un introito economico importante alle aziende agricole di zona e la loro sopravvivenza (nel settore vi è grandissima crisi), si utilizzano prodotti genuini di cui tutti noi possiamo beneficiare, e si riducono i chilometri di percorrenza dei nostri acquisti.
Ps:
Un appello a Diego Finelli, perché non scrivere un articolo sulle difficoltà che stanno attraversando le aziende agricole in Italia? Settore che dagli organi di informazione solitamente non viene trattato o trattato male.
Saluti,
e se consumate latte crudo attenetevi alle elementari nozioni preventive che vi vengono indicate, bollitura e conservazione in frigo, e sicuramente non si corrono rischi di nessuna natura.
Ma questo era anche conseguenza dello scarso controllo sanitario ed igienico dell'epoca, e della conservazione in luoghi poco igienici.
Oggi i controlli sanitari dei distributori del latte sono sottoposti a rigidissimi controlli, fin troppo fiscali ( ma se è per la sicurezza niente è troppo), e bisogna essere sicuri che i contenitori siano sterilizzati o puliti correttamente, ma cosa fondamentale, come ricordano le locandine appese nelle casette dei distributori, bisogna far bollire il latte prima di consumarlo e conservarlo in frigo a temperature non superiori ai 4/6 C° e deve essere conservato per non più di 3 – 4 giorni in frigo.
I casi di Escherichia Coli, verificatosi nell'autunno 2008, sono conseguenza di alcune negligenze sia dei consumatori che degli organi preposti ai controlli, e come al solito gli organi di informazione hanno cavalcato l'onda, spinti da chi lo dico tra poco, portando allarmismo ingiustificato e facendo si che il consumo di latte crudo calasse di oltre il 25%.
Il latte agli agricoltori viene pagato al momento, 32 centesimi al litro, sino ad un anno fa eravamo a 25 centesimi, se andiamo a comprare il cartoccio di latte fresco al supermercato lo paghiamo circa 1,50 euro, venendo a scoprire anche che alcune grandi marche sia regionali che nazionali diluivano il latte con urine di vacca per aumentare i quantitativi da distribuire.
In Italia attualmente vi sono quasi 800 allevatori che si sono messi a fare la vendita diretta del loro latte, con una produzione di circa 8.000.000 di litri di latte l'anno, se facciamo i conti della serva, possiamo stabilire all'incirca (contando 1,50 euro al litro) un introito di 12.000.000 milioni di euro, ma sono decisamente di più sia produttori che introiti di euro.
Piccola precisazione sull' Escherichia Coli, ed in particolare il O-157, batterio patogeno, si può contrarre mangiando anche altri alimenti potenzialmente pericolosi, quali uova crude, carne cotta poco, pesce crudo (sushi), ma guarda caso gli organi di informazione hanno buttato la loro lente solamente sul latte crudo, e questo perche? Solita solfa, soldi persi. Precisiamo un'altra cosa, i soggetti più a rischio sono solitamente quelli più deboli, bambini ed anziani, ma con i giusti accorgimenti, quelli basilari, i rischi si riducono a zero.
Poi devo essere sincero, personalmente il latte crudo l'ho sempre bevuto, sia adesso che quando ero bambino, addirittura dalla mammella della vacca, ma non voglio assolutamente dire di arrivare a tale livello, comunque sono sano e vegeto e non ho mai riscontrato niente di male.
Un “mio” agricoltore di Alpignano, che ha i distributori del latte sparsi per Alpignano, Rivoli e Torino ( 6 distributori totali) ha “catalogato” ha casa sua decine di denuncie provenienti dalla grande distribuzione e multinazionali varie (viste con i miei occhi) Carrefour, Auchan, Abit le quali inibiscono l'agricoltore dal distribuire il latte direttamente, però, se dovesse portare i sui distributori all'interno del centro commerciale le denuncie verrebbero ritirate, questo è stato il succo del discorso.
Inoltre, come detto da altri nel sito, si riduce l'uso di plastica e confezioni tetrapack (si scrive cosi?), si apporta un introito economico importante alle aziende agricole di zona e la loro sopravvivenza (nel settore vi è grandissima crisi), si utilizzano prodotti genuini di cui tutti noi possiamo beneficiare, e si riducono i chilometri di percorrenza dei nostri acquisti.
Ps:
Un appello a Diego Finelli, perché non scrivere un articolo sulle difficoltà che stanno attraversando le aziende agricole in Italia? Settore che dagli organi di informazione solitamente non viene trattato o trattato male.
Saluti,
e se consumate latte crudo attenetevi alle elementari nozioni preventive che vi vengono indicate, bollitura e conservazione in frigo, e sicuramente non si corrono rischi di nessuna natura.
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