venerdì 29 ottobre 2010

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Postato da Laura LaLunga Martinoggi, 16:09

E chi ti conosce?

..."purtroppo, di energia pulita e aria fresca e sentimenti nobili, ne vedo un po' pochini"...

devo dissentire, ancora ci è permesso in questa Nazione dissentire, e io dissento, radicalmente, partigianamente, dissento.

Sia che tu ti riferisca alla situazione nazionale, sia tu ti riferisca a quella paesana, di energia pulita, aria fresca e sentimenti nobili ce ne sono molti, moltissimi direi.

Vero, difficile trovarli nella marea di monnezza di cui ci sommergono, ma c'è chi sa nuotare bene anche nella monnezza, riemerge e respira aria nuova.

Caro Igor, che io non conosco, che non so da dove vieni, che non so chi sei, ma che mi sei decisamente simpatico perchè condividi con noi i tuoi pensieri. Noi, che siamo una piccola comunità laboriosa di un minuscolo paese,

Perchè questo siamo, Igor, una piccola comunità che si fa strada nella monnezza di cui, ripeto, ci vogliono sommergere, con cascate di grande fratello, liquami di Amici, fetori di bruni vespa, miasmi di TG1 e scie chimiche dal cielo (omaggio al grande Manuel!)  E noi si va avanti per la nostra strada, con piccole cose che cambiano il nostro microcosmo, con piccoli progetti che migliorano la qualità della nostra vita, nella speranza che altre persone riescano a riemergere e si uniscano a noi.

Ormai da qualche anno abbiamo intrapreso questo percorso fatto di gruppo di acquisto solidale, cene all'aperto in compagnia, diffusione di piccole pratiche quotidiane di sostenibilità ambientale, di consumo critico, di animate e costruttive discussioni politiche, etiche e religiose (wow!). E con la solidarietà, con un sacco di Associazioni di volontariato che qui in paese si dedicano all'altrui persona, oppure anche solo con l'ascolto delle amiche e con l'essere ascoltate da loro nei pomeriggi in biblioteca o durante il caffè alla Socia.

Sono stufa di pessimismo cosmico, di sentire che tutto va male perchè non ci sono più ideali a cui credere. C'è la crisi economica? Vero, e tutti noi ne stiamo patendo, ma siamo insieme, siamo una comunità e questo fa sentire meno soli, meno in crisi.

Chi mi conosce si dirà che sono la solita visionaria sognatrice: si si, vero. Ma intanto vivo serena (quasi sempre...)  in tempi di sconquassi economici e politici, anche senza soldi, anche senza lavoro e anche con un sacco di problemi di salute in famiglia.  Lo sai perchè? Perchè ora che finisco di rispondere a te vado in biblioteca dove arriverà il nostro verduriere di fiducia a portarci le ceste, dove troverò degli amici con i quali chiacchierare e tirar fuori nuove idee da realizzare e prima magari vado pure a prendermi un caffettino alla socia e a far due parole con Antonio e Lorella.

Cosa vogliamo di più dalla vita?

Fatti ancora leggere Igor, son curiosa di te.
pace
Laura LL





Postato da Laura LaLunga Martinoggi, 16:31

... e con Marzia.

.. rettifico:

vado alla Socia a far due parole con Antonio, Lorella e con MARZIA. La più gentile, sorridente e simpatica ragazza della Socia.
E poi ha anche degli occhi stupendi!
E poi, come rovescia lei il caffè addosso ai clienti... una delizia!!! :-)
E poi.. mi dimentico sempre di lei quando parlo della Socia e me ne dispiace, perchè non sarebbe lo stesso luogo accogliente se non ci fosse anche Marzia.

pace
Laura

Ultimi articoli commentati

Migliorare si può, sondaggio sulla mensa scolastica

Postato da alberto casaleoggi, 16:04

Ciao a tutti, se posso dire la mia (mi sento anche chiamato in causa in quanto assessore all'Isturzione fino a giugno del 2009), è evidente che tutte le soluzioni alternative all'usa e getta (sopratuttto quando l'usa e getta va nell'indifferenziato) sono da privilegiarsi. L'ipotesi valutata in sede di ristrutturazione della Scuola elementare (non di quella materna, perchè, come sapete, il progetto era precedente a noi e, peraltro, sono sempre dell'idea che vada costruita una nuova scuola materna adiacente alla Scuola Elementare!) era stata quella di prevedere gli spazi non solo per "sporzionare" i cibi precotti in arrivo dall'esterno, ma per poter anche preparare i cibi! (gli standard dimensionali dei locali di servizio della mensa sono più che sufficienti) e lavare i piatti (il fatto che ci sia lo spazio per la lavastoviglie -vi assicuro- non è una casualità fortunata, ma una scelta pianificata! Alla scuo la materna, quello spazio non c'è, ma è la struttura stessa che non può più essere ampliata!).

Credo sia a tutti evidente, però, che, negli anni scorsi (e permettetemi la battuta!), la priorità non poteva essere quella di costruire una scuola intorno ad una lavastoviglie, ma quella di COSTRUIRE LA SCUOLA, cominciando dallo smaltimento dell'eternit, e andando poi alla struttura portante, ai servizi, alla mensa, alle aule (e magari finire al più presto quello che c'è ancora da finire!). In attesa della nuova mensa, si è comunque garantito (con l'aiuto dei locali della Bocciofila e la pazienza dei genitori) in servizio in condizioni decorose, seppur provvisorie

La mensa, appunto: nella scuola è stata prevista una mensa che ha una capienza notevolissima (vado a memoria in questo momento, ma non credo di sbagliare se dico 140 posti, a fronte di meno di 100 alunni frequentanti), con notevolissimi spazi di servizio per arrivare -ripeto- prima o poi, a poter gestire un sistema mensa diverso e migliore. Qui, ovviamente, tutte le idee innovative sono utili: personalmente, credo che ogni ipotesi debba fare i conti non solo con le quantità di smaltimento di rifiuto, ma anche con i costi che le famiglie (e il comune) devono sostenere. Non dimentichiamoci che, con i tempi "scolastici" che corrono, la gestione stessa del tempo mensa potrebbe diventare molto onerosa per i genitori: e anche qui bisogna che ci facciamo venire dele idee.

Lasciando per un attimo da parte il discorso dei costi, personalmente credo che la scelta migliore possibile sia sempre quella della mensa con preparazione dei cibi sul posto (sul modello di Givoletto, per esempio), con piatti veri lavati in lavastoviglie: usare il piatto che solitamente si usa in casa credo abbia anche un risvolto educativo non trascurabile. Ma è il costo che potrebbe diventare una variabile non trascurabile. ...forse però ne varrebbe la pena.

A disposizione per parlarne e per eventuali approfondimenti.

Ciao

ALBERTO

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