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Postato da italooggi, 17:32
Avere una posizione diversa da altre persone penso sia normale; esprimerla a tutti è un modo per condividere i propri pensieri ed avere, di ritorno, le considerazioni altrui che possono arricchirmi o portarmi a riconsiderare quanto ho detto.
Scopo di un confronto utile è il 'mettersi nei panni dell'altro' per cercare di capirne le posizioni; calarsi nel suo modo di pensare, adottare i suoi pensieri, e verificare in che punto possono (o meno) stridere con i propri per farne materia di successivo confronto e crescita.
A questo pensavo servisse lo scritto e le immagini che ho riportato sulle previsioni di urbanizzazione in regione Mattodera; tuttavia la risposta che ne ho ricevuto non ha provocato quel 'circolo virtuoso' sperato.
La mia posizione è semplice: basta con il consumo di suolo a La Cassa. Capisco che sia una posizione non condivisibile da tutti, non tradizionale, per qualcuno sicuramente retrograda; mi sarebbe piaciuto avesse ricevuto per lo meno il 'beneficio d'inventario' per essere registrata come una delle posizioni possibili con la propria dignità e ragione di esistere; non certo la Verità, quanto meno una opinione.
Mi sarebbe piaciuto che in risposta chi difende l'attuale piano regolatore (che viceversa prevede un certo consumo di suolo) mi avesse risposto con le ragioni per le quali è strategicamente importante rimuovere dalla geografia del territorio quelli che ora sono terreni agricoli per farli diventare zone edificate; mi sarebbe piaciuto che al 'costo' di perdere per sempre fertile terreno naturale fosse contrapposto un altrettanto duraturo vantaggio; e non per modo di dire, in termini economici, stimandone il valore per la collettività.
Non è andata così.
Da una parte, come riportato precedentemente, ho ricevuto un attacco di insolita veemenza.
Dall'altra dal foglio 'fatti & orizzonti' distribuito nelle nostre buche ho ricevuto un'altra ironica presa in giro: in uno scritto non firmato (a chi lo attribuisco? Al presidente? Ad Alberto che firma altre parti vicino?) presentando la futura serata sul piano regolatore si accenna che verranno fatte vedere le foto della regione Colverso (dove abito) prima e dopo la costruzione delle case; si riporta che verranno forniti fazzoletti di carta...
Non dubito dell'intelligenza di chi ha scritto, nè faccio fatica ad accettare con un sorriso l'assai poco sottile ironia sottesa; purtuttavia qualche considerazione sorge spontanea.
La prima che mi viene in mente è quella relativa alla supposta piagnucoleria di chi (io) si lamenta ad ogni piè sospinto che viene rovinato l'ambiente impedendo qualsiasi intelligente opera di regimentazione del territorio; avrei cioè fornito sterili argomentazioni sentimentali fuor di logica urbanistica spinte da una melodrammatica e apocalittica visione.
Questo, beninteso, mentre le argomentazioni di chi difende il piano sono serie, forti, sagge, ponderate, supportate da una strategica 'visione' (che , a detta dell'anonimo autore, non si è neanche riuscita a comunicare nella prima riunione di presentazione del piano: concordo).
Bene: sarei un piagnucolone ambientalista e romantico.
La seconda recita più o meno così: "cosa avresti fatto se non si fosse costruito al Colverso? manco la casa, avresti! Guarda le foto di com'era! pensa se qualcuno avesse ragionato come te!".
Vero. Se non si fosse costruito al Colverso non abiterei nel fantastico posto dove abito. E allora?
La domanda sottende il fatto che l'interesse personale dovrebbe essere superiore all'interesse pubblico; questo non mi sembra possa venire da chi ha una 'visione'. Nel definire un piano regolatore non penso che l'obbiettivo sia il bene dei singoli quanto piuttosto il bene della collettività. Certo, se lì non si fosse costruito io non ci abiterei; non è certo questo il punto da discutere, altrementi qualsiasi altro punto di La Cassa dovrebbe essere edificabile nell'interesse di chi ci abiterà, o di chi è proprietario del terreno.
Pensate a Portofino: non potete andare a costruire lì, anche se il posto è bellissimo. Qual è la diversità tra La Cassa e Portofino? semplicemente il giudizio che se ne dà sulla bellezza ambientale, cioè un criterio che può cambiare nel tempo. Certo, tutti siamo convinti che costruire alla Mattodera non sia lo stesso scempio che a Portofino; ma per chi ha a cuore l'ambiente, non solo perchè è socio di qualche associazione, sono due scempi).
Raccogliendo le idee: io penso di aver ben compreso le ragioni che hanno portato alla stesura dell'attuale piano regolatore; non le condivido al 100% ma riconosco il valore del lavoro svolto. Ho passato più o meno un mese a guardarmi il piano ogni giorno e posso intuire quanto lavoro c'è dietro, mi posso immedesimare, 'mettermi nei panni', di chi l'ha scritto per capirne le idee.
Mi piacerebbe che qualcuno provasse a mettersi nei miei panni e guardare alle cose con la luce con cui le ho proposte io; mi piacerebbe avere delle risposte che mi spieghino perchè sono solo un piagnucolone, perchè quanto propongo è irrealizzabile, per quale motivo non possiamo fermare il consumo di suolo nel nostro paese. Mi piacerebbe cioè, un confronto aperto, non solo offese e prese in giro.
Su questo sito c'è la prova della mia buona volontà: penso che tutti siano convinti (almento, così tutti dicono a parole) che l'aver messo il piano regolatore a disposizione di tutti sia una operazione utile alla collettività e alla trasparenza.
Proprio per questo penso siano fugati i timori di Marco sull'implementazione della prossima variante anche online: non ho dubbi che chi ha lodato quest'operazione, da una parte e dall'altra, si prodigherà per darmi una mano.
Scopo di un confronto utile è il 'mettersi nei panni dell'altro' per cercare di capirne le posizioni; calarsi nel suo modo di pensare, adottare i suoi pensieri, e verificare in che punto possono (o meno) stridere con i propri per farne materia di successivo confronto e crescita.
A questo pensavo servisse lo scritto e le immagini che ho riportato sulle previsioni di urbanizzazione in regione Mattodera; tuttavia la risposta che ne ho ricevuto non ha provocato quel 'circolo virtuoso' sperato.
La mia posizione è semplice: basta con il consumo di suolo a La Cassa. Capisco che sia una posizione non condivisibile da tutti, non tradizionale, per qualcuno sicuramente retrograda; mi sarebbe piaciuto avesse ricevuto per lo meno il 'beneficio d'inventario' per essere registrata come una delle posizioni possibili con la propria dignità e ragione di esistere; non certo la Verità, quanto meno una opinione.
Mi sarebbe piaciuto che in risposta chi difende l'attuale piano regolatore (che viceversa prevede un certo consumo di suolo) mi avesse risposto con le ragioni per le quali è strategicamente importante rimuovere dalla geografia del territorio quelli che ora sono terreni agricoli per farli diventare zone edificate; mi sarebbe piaciuto che al 'costo' di perdere per sempre fertile terreno naturale fosse contrapposto un altrettanto duraturo vantaggio; e non per modo di dire, in termini economici, stimandone il valore per la collettività.
Non è andata così.
Da una parte, come riportato precedentemente, ho ricevuto un attacco di insolita veemenza.
Dall'altra dal foglio 'fatti & orizzonti' distribuito nelle nostre buche ho ricevuto un'altra ironica presa in giro: in uno scritto non firmato (a chi lo attribuisco? Al presidente? Ad Alberto che firma altre parti vicino?) presentando la futura serata sul piano regolatore si accenna che verranno fatte vedere le foto della regione Colverso (dove abito) prima e dopo la costruzione delle case; si riporta che verranno forniti fazzoletti di carta...
Non dubito dell'intelligenza di chi ha scritto, nè faccio fatica ad accettare con un sorriso l'assai poco sottile ironia sottesa; purtuttavia qualche considerazione sorge spontanea.
La prima che mi viene in mente è quella relativa alla supposta piagnucoleria di chi (io) si lamenta ad ogni piè sospinto che viene rovinato l'ambiente impedendo qualsiasi intelligente opera di regimentazione del territorio; avrei cioè fornito sterili argomentazioni sentimentali fuor di logica urbanistica spinte da una melodrammatica e apocalittica visione.
Questo, beninteso, mentre le argomentazioni di chi difende il piano sono serie, forti, sagge, ponderate, supportate da una strategica 'visione' (che , a detta dell'anonimo autore, non si è neanche riuscita a comunicare nella prima riunione di presentazione del piano: concordo).
Bene: sarei un piagnucolone ambientalista e romantico.
La seconda recita più o meno così: "cosa avresti fatto se non si fosse costruito al Colverso? manco la casa, avresti! Guarda le foto di com'era! pensa se qualcuno avesse ragionato come te!".
Vero. Se non si fosse costruito al Colverso non abiterei nel fantastico posto dove abito. E allora?
La domanda sottende il fatto che l'interesse personale dovrebbe essere superiore all'interesse pubblico; questo non mi sembra possa venire da chi ha una 'visione'. Nel definire un piano regolatore non penso che l'obbiettivo sia il bene dei singoli quanto piuttosto il bene della collettività. Certo, se lì non si fosse costruito io non ci abiterei; non è certo questo il punto da discutere, altrementi qualsiasi altro punto di La Cassa dovrebbe essere edificabile nell'interesse di chi ci abiterà, o di chi è proprietario del terreno.
Pensate a Portofino: non potete andare a costruire lì, anche se il posto è bellissimo. Qual è la diversità tra La Cassa e Portofino? semplicemente il giudizio che se ne dà sulla bellezza ambientale, cioè un criterio che può cambiare nel tempo. Certo, tutti siamo convinti che costruire alla Mattodera non sia lo stesso scempio che a Portofino; ma per chi ha a cuore l'ambiente, non solo perchè è socio di qualche associazione, sono due scempi).
Raccogliendo le idee: io penso di aver ben compreso le ragioni che hanno portato alla stesura dell'attuale piano regolatore; non le condivido al 100% ma riconosco il valore del lavoro svolto. Ho passato più o meno un mese a guardarmi il piano ogni giorno e posso intuire quanto lavoro c'è dietro, mi posso immedesimare, 'mettermi nei panni', di chi l'ha scritto per capirne le idee.
Mi piacerebbe che qualcuno provasse a mettersi nei miei panni e guardare alle cose con la luce con cui le ho proposte io; mi piacerebbe avere delle risposte che mi spieghino perchè sono solo un piagnucolone, perchè quanto propongo è irrealizzabile, per quale motivo non possiamo fermare il consumo di suolo nel nostro paese. Mi piacerebbe cioè, un confronto aperto, non solo offese e prese in giro.
Su questo sito c'è la prova della mia buona volontà: penso che tutti siano convinti (almento, così tutti dicono a parole) che l'aver messo il piano regolatore a disposizione di tutti sia una operazione utile alla collettività e alla trasparenza.
Proprio per questo penso siano fugati i timori di Marco sull'implementazione della prossima variante anche online: non ho dubbi che chi ha lodato quest'operazione, da una parte e dall'altra, si prodigherà per darmi una mano.
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