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Postato da Matioggi, 14:30
Di ciò che è successo domenica non ho ancora un'idea chiara. Per il momento cerco di trattenere alcune delle sensazioni, delle emozioni che ho provato in piazza. Un'energia positiva si percepiva a Torino, come probabilmente anche in tutte le altre città, dove una marea variegata, colorata, festosa e pacifica ha dimostrato che in Italia forse c'è ancora speranza. Questo il gusto che mi è rimasto in bocca, quello della speranza. In piazza sono andata con mia figlia. Come non sperare per lei e per tutte le donne che verranno un futuro di dignità e capacità riconosciute e valorizzate? Ho letto tra i vari commenti postumi che le donne sono scese in piazza contro Berlusconi. Non credo sia una lettura corretta, quantomeno la trovo parziale e forse anche un po' comoda. Penso che le donne della piazza, e anche gli uomini, abbiano piuttosto voluto denunciare un intero sistema che le penalizza e le sottovaluta, una sottocultura che raramente concede spazio alle donne, mentre propina solo “donnine”. Altrimenti sarebbe troppo facile, come è stato anche fatto, affermare che chi ha manifestato lo ha fatto per falso moralismo. Non è un problema di moralismo ma di richiesta di moralità e onestà intellettuale.
Ora che ne sarà di tutta questa energia manifestata? Ci sarà spazio e modo di tradurla in progetti concreti di cambiamento? La politica come risponderà?
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