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bella espressione 'difendiamo il territorio'
Postato da italooggi, 22:15
Interessante la riflessione sul "ben-essere" dei cittadini.
Da qualche tempo qualcuno sta misurando il 'grado di felicità' o 'Benessere interno lordo' (BIL al posto del PIL) come indicatore della qualità della vita di un territorio.
Anche l'ISTAT si sta muovendo in questa direzione, cercando di aggregare i parametri che compongono il BIL per i territori italiani. Come già ha fatto Cartocci con 'Le mappe del tesoro', avremo presto catalogate le nostre province in base al BIL.
Propongo questa riflessione: che ne sarebbe dei nostri amministratori locali se fossero giudicati in base al benessere prodotto a chi vive sul territorio? Se si riuscisse a misurare efficacemente questo parametro potremmo facilmente mandare a casa chi ha aiutato pochi speculatori per il benessere di (molto) pochi e fare invece andare avanti chi si preoccupa del reale bisogno dei cittadini, dei modi per rendere 'felice' la maggior parte di coloro che abitano il territorio.
Capiremo inoltre il falore fondamentale dell'associazionismo, così presente nel nostro comune.
Come giudicheremmo le passate amministrazioni? Quanto benessere al territorio ha procurato la passata amministrazione Nepote, quanto ne sta procurando l'attuale?
Come giustificherebbero queste amministrazioni il loro agire finalizzato al benessere di tutti?
Penso siano interessanti questioni, anche se nelle passate discussioni molti hanno giudicato questi argomenti inutili voli pindarici di chi ha tempo da perdere per scrivere scemenze.
A proposito ricordate quanto è stato preso in giro l'argomento dei 'pirati'? Oggi in Germania il 'partito dei pirati' è balzato d'un sol colpo al 9%; aspettiamo che abbiano la maggioranza per accorgerci che esistono? Continuiamo a pensare che siano una combriccola di foruncolosi adolescenti che craccano programmi e a dissociarci dal loro agire (vedi i commeni qui) oppure pensiamo (vedi papaveri, papere, pirati e partigiani) che possano avere l'onore della nostra attenzione?
Aspettiamo lo sfacelo totale del nostro stato per capire che il benessere sociale è il nuovo metro di giudizio delle democrazie partecipate?
Qualcosa sta cambiando in questo mondo: non solo in peggio.
Teniamo le antenne alzate, come eddyburg indica.
Da qualche tempo qualcuno sta misurando il 'grado di felicità' o 'Benessere interno lordo' (BIL al posto del PIL) come indicatore della qualità della vita di un territorio.
Anche l'ISTAT si sta muovendo in questa direzione, cercando di aggregare i parametri che compongono il BIL per i territori italiani. Come già ha fatto Cartocci con 'Le mappe del tesoro', avremo presto catalogate le nostre province in base al BIL.
Propongo questa riflessione: che ne sarebbe dei nostri amministratori locali se fossero giudicati in base al benessere prodotto a chi vive sul territorio? Se si riuscisse a misurare efficacemente questo parametro potremmo facilmente mandare a casa chi ha aiutato pochi speculatori per il benessere di (molto) pochi e fare invece andare avanti chi si preoccupa del reale bisogno dei cittadini, dei modi per rendere 'felice' la maggior parte di coloro che abitano il territorio.
Capiremo inoltre il falore fondamentale dell'associazionismo, così presente nel nostro comune.
Come giudicheremmo le passate amministrazioni? Quanto benessere al territorio ha procurato la passata amministrazione Nepote, quanto ne sta procurando l'attuale?
Come giustificherebbero queste amministrazioni il loro agire finalizzato al benessere di tutti?
Penso siano interessanti questioni, anche se nelle passate discussioni molti hanno giudicato questi argomenti inutili voli pindarici di chi ha tempo da perdere per scrivere scemenze.
A proposito ricordate quanto è stato preso in giro l'argomento dei 'pirati'? Oggi in Germania il 'partito dei pirati' è balzato d'un sol colpo al 9%; aspettiamo che abbiano la maggioranza per accorgerci che esistono? Continuiamo a pensare che siano una combriccola di foruncolosi adolescenti che craccano programmi e a dissociarci dal loro agire (vedi i commeni qui) oppure pensiamo (vedi papaveri, papere, pirati e partigiani) che possano avere l'onore della nostra attenzione?
Aspettiamo lo sfacelo totale del nostro stato per capire che il benessere sociale è il nuovo metro di giudizio delle democrazie partecipate?
Qualcosa sta cambiando in questo mondo: non solo in peggio.
Teniamo le antenne alzate, come eddyburg indica.
Postato da italooggi, 22:48
Percorrendo quotidianamente questa strada mi sembra più che utile la richiesta di una rotonda in questa zona.
So che già da parecchi anni se ne parla; qualcuno sa cosìè stato fatto e cosa si sta facendo?
La petizione quante firme ha raggiunto?
E' una questione importante perchè mette a rischio le nostre vite e quelle di chiunque passi di lì...
So che già da parecchi anni se ne parla; qualcuno sa cosìè stato fatto e cosa si sta facendo?
La petizione quante firme ha raggiunto?
E' una questione importante perchè mette a rischio le nostre vite e quelle di chiunque passi di lì...
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