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febbraio, la febbre della terra
Postato da fabrioggi, 11:11
Molti sono gli spunti dati dalla liturgia di febbraio, il mese più corto dalle giornate un po' più lunghe (altra dicotomia che aggiungerei alla già esaustiva rassegna di Italo).
Le riflessioni che porta con sé sono quelle inerenti ad un periodo che è giusto che passi, ma che è bene lo faccia in fretta, un periodo necessario nel suo essere transitorio, una specie di Medioevo gestatorio - ancora buio ma non completamente, confuso e silente ma non inattivo - prodromico all'esplosione del verde dei germogli, come lo fu, appunto, il Medioevo per il Rinascimento, per l'Umanesimo.
Riflessivo e malinconico, senza essere triste, nella certezza della sua breve durata, e nella consapevolezza dell'importanza che riveste per quel che verrà. Nella malinconia nasce molta arte, quella dei pittori che decidono di scappare verso luci nuove, quella dei prosatori che cercano vette di ispirazione e trovano “montagne incantate”, quella dei musicisti che compongono lacrimose e speranzose preghiere: consiglio, per febbraio, l'ascolto di “Lascia ch'io pianga” dall'opera Rinaldo di Georg Friedrich Händel (struggente, meravigliosa, l'interpretazione di Cecilia Batoli).
Le riflessioni che porta con sé sono quelle inerenti ad un periodo che è giusto che passi, ma che è bene lo faccia in fretta, un periodo necessario nel suo essere transitorio, una specie di Medioevo gestatorio - ancora buio ma non completamente, confuso e silente ma non inattivo - prodromico all'esplosione del verde dei germogli, come lo fu, appunto, il Medioevo per il Rinascimento, per l'Umanesimo.
Riflessivo e malinconico, senza essere triste, nella certezza della sua breve durata, e nella consapevolezza dell'importanza che riveste per quel che verrà. Nella malinconia nasce molta arte, quella dei pittori che decidono di scappare verso luci nuove, quella dei prosatori che cercano vette di ispirazione e trovano “montagne incantate”, quella dei musicisti che compongono lacrimose e speranzose preghiere: consiglio, per febbraio, l'ascolto di “Lascia ch'io pianga” dall'opera Rinaldo di Georg Friedrich Händel (struggente, meravigliosa, l'interpretazione di Cecilia Batoli).
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