martedì 18 gennaio 2011

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Dei bordi dell'anime

Postato da Matioggi, 10:14


Non sarà invece che il silenzio ci fa paura?
 
I Padri del deserto, in particolare Isacco di Ninive, utilizzavano la parola hesychia per esprimere lo stato interiore di quiete, silenzio, tranquillità. 
Non si tratta tanto del silenzio del mondo, ma del silenzio che troviamo solo nel nostro profondo, così difficile da raggiungere. Gli asceti di ogni tempo e di ogni religione lo perseguono, con fatica, da sempre. Cercare, però, è già un cammino. Lasciare talvolta che la nostra mente vaghi nel nostro mondo interiore ci rende forse anche più capaci percepire ed apprezzare il silenzio esteriore.
 
La calma, la pace del cuore, come la chiamava Frére Roger di Taizè, non è un bisogno di tutti? Ognuno ha i suoi percorsi.
 
I monaci insegnano che la vigilanza sul nostro stato interiore porta ad una visone della vita tesa all'essenziale. Noi non siamo monaci, ciononostante mi pare che una sana tensione a prenderci cura del nostro giardino interiore ci aiuterebbe a meglio accudire quello in cui fisicamente ci muoviamo.

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