martedì 30 novembre 2010

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Postato da marco oggi, 21:56

la situazione delle università italiane è storia molto vecchia

e la colpa è di tutti i governi che si sono succeduti in questo paese. l'università è uno di quei posti dove si collocano i parenti , del resto , vale a dire degli studenti, non è mai fregato nulla a nessuno. non faccio percentuali (tra l'altro quelle che lei cita arrivano da fonti di stampa o sono opinioni?)  ma volevo solo richiamare questa lettera pubblicata da specchio dei tempi che mi ha positivamente colpito :

Un lettore scrive:
«“Quanto paghi quest'anno di tasse universitarie?”, “Un 2000 euro”, “Eh? E dove vai? Alla Bocconi?” “No no, all'UniversitàdegliStudi di Torino”. «Effettivamente, detto così, a qualche sprovveduto potrebbe sembrare una cifra esagerata manoi, studenti di Scienze Geologiche, dissentiamo fortemente. Anzi, ritengo che sia fin poco rispetto alle tecniche innovative di insegnamento e alle strutture all'avanguardia che il mio corsodi laureaoffre. «Innanzitutto, ho la fortuna di studiare in un palazzo d'epoca con aule multimediali, che consistono in panche di legno mai pulite. Ora, se uno ha la possibilità disedersi su banchi che hanno visto la gioventù diPrimo Levi, cosa importa se le aule hanno capienza massima 25 personeenoisiamo in40? «A questo punto, voi potreste obbiettare che sono troppo romantico e che, oggi, è fondamentale l'uso del computer. Bene, io vi dico che ne abbiamo ben due di calcolatori elettronici (non mi sento di definirli computer), per tutti gli iscritti al mio corso di laurea e per quelli di Scienze Naturali. Del resto, si sa, tutti a casa abbiamo un pc portatile e, pertanto, siamo tenuti a portarlo dietro... Se per caso, non foste ancora convinti della validità dell'istruzione che ci viene fornita a questo prezzo irrisorio, lasciate che vi illustri il metodo oxfordiano di insegnamento cui siamo sottoposti. Tale metodo consiste nel prendere un normale corso di insegnamento e nel suddividerlo in due parti, per poi far seguire agli studenti solo la seconda parte, lasciandoli all'oscuro della prima...».
SEGUE LA FIRMA



secondo me manifestare in queste condizioni è un dovere, non un diritto.







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