lunedì 29 novembre 2010

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Convocazione Consiglio Comunale di sabato 27 novembre 2010

Postato da marco ieri, 23:07

 mi inserisco anch'io nella discussione senza intervenire sul caso del Prgc di La Cassa ma in modo un po più generale. 

Non mi piace innanzitutto l'idea della crescita zero mi sembra antistorica ed un pò irrealizzabile , da che mondo è mondo ogni città piccola o grande che sia è "condannata" , se non si costruisce / rinnova vuole dire che in tale periodo storico si assiste a declino e nessuno ama il declino. Ciò non toglie che bisogna fare un uso cosciente del territorio (vedo comunque il caso  Cassinetta uno spot per il suo sindaco e basta in quanto ho letto che tale comune quasi raddoppierà comunque i suoi abitanti sopratutto grazie alla ricchezza di aree di completamento residuali del precedente strumento urbanistico).

La legge urbanistica in vigore, che non amo particolarmente peraltro, ha almeno il merito di sovraordinare i vari Piani urbanistici e da comunque il potere all'organismo sovraordinato di imporre delle modifiche quando i piani proposti non rispondono in pieno alla normativa di livello superiore provocando quasi sempre le rimostranze di chi il piano lo propone (ed in effetti la protesta "ma loro non conoscono la nostra realtà" è normalmente la più gettonata - ma va bene così - fa parte del gioco). Detto questo , ora - dopo più di trent'anni di applicazione questa legge mostra alcuni limiti, il principale è che non dà realmente ai Comuni i mezzi per realizzare le necessarie opere che rendono armonico l'inserimento del nuovo residente ma tali fondi vengono attualmente spesso  distratti per altri usi per la spesa corrente per via della demagogica abolizione dell'ICI operata dagli ultimi governi.

Comprendo quanto fare il Sindaco sia un lavoro difficile di questi tempi ...

Il risultato è vedere come in certi comuni (non questo per fortuna) si vedono graziose e costose villette a cui si accede utilizzando meno graziose stradine che ricordano un safari. 

La cosa che più mi indigna di tutto ciò e che tale operazione progettuale , politica ecc. favorisce sopratutto un soggetto tra tutti quelli coinvolti , vale a dire il proprietario del fondo edificabile il quale realizza un'enorme plusvalenza in forza di un iniziale atto di legge un terreno che poteva essere un pascolo aumenta improvvisamente di valore senza che sia intervenuta alcuna trasformazione dello stesso , chi viene dopo sostiene in toto  i costi urbanistici della trasformazione mentre la collettività nel suo insieme sostiene i costi della progettazione urbanistica stessa (che mi fa accapponare la pelle ogni volta che ne ho notizia). 

In Francia ad esempio è il Comune a convenzionare il prezzo dei fondi che devono essere venduti con progetto di massima approvato ed oneri pagati , il sistema consente anche di impedire l'evasione fiscale, il risultato è che una villetta nella regione Rhone Alpes , nostra confinante, costa mediamente meno che qui e che il comune ricava il necessario per fare delle vere urbanizzazioni. In italia , come è noto, il convezionamento dei prezzi si applica sul venduto lasciando mano libera ai prorietari dei fondi di imporre prezzi massimi che spesso si riperquotono sulla qualità di quanto costruito o che favoriscono pratiche quali la vendita con quote prezzo versate "in nero" e cose simili. Insomma sarebbe giusto che i proventi dell'edificazione andasse sopratutto a beneficio dei singoli, degli operatori del settore, delle comunità piuttosto che a coloro il quale unico merito è l'avere il possesso del territorio e che realizza cosp iqui introiti senza letteralmente muovere un dito. 

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