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Il futuro dell'ospedale di Lanzo
Postato da italooggi, 18:06
Biagio,
grazie per l'apprezzamento, ma non mi provocare su questi discorsi, tra ladroni e vangeli gnostici...
Sai che porteremmo avanti il discorso ben oltre i confini di questo articolo; se a qualcuno interessa parlare di Giuda Didimo Tommaso, il fratello gemello di Cristo, lo possiamo fare volentieri ma si rischia di percorrere sentieri impervi...
Pensa che colpo per Prénatal: culle gemelle nel presepe, una cosa mai vista... a pochi giorni dall'avvento, dall'inizio dell'anno liturgico! Altro che Ruby!
;-)
grazie per l'apprezzamento, ma non mi provocare su questi discorsi, tra ladroni e vangeli gnostici...
Sai che porteremmo avanti il discorso ben oltre i confini di questo articolo; se a qualcuno interessa parlare di Giuda Didimo Tommaso, il fratello gemello di Cristo, lo possiamo fare volentieri ma si rischia di percorrere sentieri impervi...
Pensa che colpo per Prénatal: culle gemelle nel presepe, una cosa mai vista... a pochi giorni dall'avvento, dall'inizio dell'anno liturgico! Altro che Ruby!
;-)
Postato da fablamoggi, 18:43
Cos'è cambiato da quando questi piccoli ospedali facevano un po' di tutto ed erano il riferimento per tutti gli abitanti della zona?
Sostanzialmente tutto: l'afflusso di risorse, la specializzazione dei grandi centri, il continuare a fare un pò di tutto che ha condannato a fare male (per i motivi di cui sopra), l'interesse delle cliniche private ad affossare gli ospedali pubblici e mille altre variabili.
In fondo oggi l'Italia è più ricca di allora, perchè a pagare la ristrutturazione devono essere i valligiani?
Ricca a parole, davvero a parole! Tanto sfarzo e tanto consumismo, ma gli ultimi dati statistici affermano che per la prima volta in 50 anni le famiglie hanno intaccato pesantemente i loro risparmi in maniera capillare (quindi in tutti gli strati della società).
E lo Stato, nonostante le rassicurazioni del Governo (una marea di bugie) su crisi economica e conti pubblici, non ha più i soldi per mantenere le spese categorizzate come "ordinarie", figuriamoci una ristrutturazione che risulta come "straordinaria"!
Poi anche Cota ci mette il suo zampino... ma di questo parlerò quando mi arriveranno i nuovi dati dal Consiglio Regionale.
Come la sinistra (e non solo) può difendere i valligiani che, già penalizzati fortemente per altre ragioni, hanno meno forza e meno voce?
Innanzi tutto facendo quello che sta facendo, ossia un incontro pubblico per portare alla luce i fatti e prospettare delle soluzioni: tra gli invitati c'è Nino Boeti, che, lo ripeto, è un nome e una garanzia in materia di sanità, metterei la mano sul fuoco per lui.
Poi, prospettate le soluzioni, portare avanti la battaglia in Consiglio e nelle sedi più opportune: questo può fare chi è minoranza, per ora, sia in Regione che in Parlamento.
Sostanzialmente tutto: l'afflusso di risorse, la specializzazione dei grandi centri, il continuare a fare un pò di tutto che ha condannato a fare male (per i motivi di cui sopra), l'interesse delle cliniche private ad affossare gli ospedali pubblici e mille altre variabili.
In fondo oggi l'Italia è più ricca di allora, perchè a pagare la ristrutturazione devono essere i valligiani?
Ricca a parole, davvero a parole! Tanto sfarzo e tanto consumismo, ma gli ultimi dati statistici affermano che per la prima volta in 50 anni le famiglie hanno intaccato pesantemente i loro risparmi in maniera capillare (quindi in tutti gli strati della società).
E lo Stato, nonostante le rassicurazioni del Governo (una marea di bugie) su crisi economica e conti pubblici, non ha più i soldi per mantenere le spese categorizzate come "ordinarie", figuriamoci una ristrutturazione che risulta come "straordinaria"!
Poi anche Cota ci mette il suo zampino... ma di questo parlerò quando mi arriveranno i nuovi dati dal Consiglio Regionale.
Come la sinistra (e non solo) può difendere i valligiani che, già penalizzati fortemente per altre ragioni, hanno meno forza e meno voce?
Innanzi tutto facendo quello che sta facendo, ossia un incontro pubblico per portare alla luce i fatti e prospettare delle soluzioni: tra gli invitati c'è Nino Boeti, che, lo ripeto, è un nome e una garanzia in materia di sanità, metterei la mano sul fuoco per lui.
Poi, prospettate le soluzioni, portare avanti la battaglia in Consiglio e nelle sedi più opportune: questo può fare chi è minoranza, per ora, sia in Regione che in Parlamento.
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