martedì 16 novembre 2010

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Il futuro dell'ospedale di Lanzo

Postato da biagiooggi, 09:03

Ed allora parliamo dell'Ospedale di Lanzo, allargando il discorso al servizio sanitario, gà nazionale.

Un pò di storia per i giovani lettori.

Il caso, ma forse il caso non esiste, ha voluto che mi trovassi sempre in prima linea, nei momenti di svolta della nostra società.

Prima della Riforma Sanitaria degli anni 80, esistevano le Mutue.

I datori di lavoro (..evoluzione...non dico più padroni) ed i lavoratori versavano contributi a particolari assicurazioni.

La più importante l'INAM - Istituto Nazionale Assicurazione Malattia-.

Le categorie più fortunate o meglio orgnizzate avevano una Mutua popria.

Noi elettrici avevamo una efficientissima cassa mutua elettrici.

Non pesava sulla collettività, sulla fiscalità generale ed orogava servizi che coprivano tutti i bisogni.

Gli Ospedali erano nati qua e là, senza una precisa pianificazione territoriale.

Spesso derivati da organizzazioni confessionali o simili, l'Ordine Mauriziano, appunto, o sorti su iniziativa dei Comuni dello Stato.
Fu proprio il movimnto operaio ed i partiti progressisti, culturalmente più vicini ai bisogni della povera gente, a richiedere con forza, l'istituzione dei un Servizio Sanitario Nazionale.

Un servizio per tutti i cittadini italiani.

L'abolizione delle Mutue, il conglobamento degli ospedali , il conglobamento di competenze in capo ad altri Enti.

La psichiatria, prima competnza della Province.

L'organizzazione per territorio attraverso le Unità Sanitarie Locali.

Fu un periodo di alta progettualità, niente affatto facile.

Tra gli obiettivi c'era quella di razionalizzare il servizio ospedaliero, oltre che integrarlo con il territorio.

Esistevano ospedali in due comuni confinnti.

Nati per ragioni storiche, come già detto.

A Lanzo esistevano addirittura due Ospedali, il Mauriziano, di cui si parla e l'Eremo.

Quest'ultimo nato come sanatorio CRI , in un posto incentevole.

Razionalizzare voleva dire potenziare ed eliminare, creando punti di eccellenza.

Non più quindi un presidio ospedaliero sotto ogni campanile, ma centri di eccellenza che in economia di scala potessero erogare prestazioni specialistiche.

Il Pronto Soccorso, ad esempio.

Quando il trasporto dell'ammalato avveniva a dorso di mulo o sul "birosc"..ed i tempi di percorrenza era quelli che erano, la vicinanza dell'ospedale era vitale.

Nell'era tecnologica è importante che i Dipartimenti di Emergenza ed Accettazione, siano dotati di strumentazione avanzata, ma anche costosa, TAC risonanza magnetica...ecc...

Per i trasporti, ambulanze , elisoccorsi ( magari con piazzole e maniche a vento sotto ogni campanile) ...sono risolutivi.

Le razionalizzazioni , con le necessarie abolizioni ed i potenziamenti, sono

state in gran parte pie illusioni.

Ovviamente esistono anche ragioni oggettive per evitare chiusure, ci mancherebbe.

Molte sono a furor di popolo "...romantiche"..magari !
L'Ospedale nel mio Comune, con il figlio che nasce nel mio Comune e tale indicazione resta impressa sui documnti...bello!

Molto opportuna la ricerca di Laura che è andata a scovare un articolo sull'argomento.

Forse meglio ancora, nascere SUL TERRITORIO, a casa...

In questa via ( Giordanino ) si è ritornati a nascere a casa.. un caso ?

...contiunuerà

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