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Postato da fablamoggi, 03:23
Grazie Igor per aver descritto anche i campi di eccellenza della Sanità italiana e piemontese: ne approfitto per sottolineare che quando affermo che gli ospedali hanno problemi a far fronte alle spese ordinarie, mi riferisco ad una situazione che purtroppo è recente, dovuta ai tagli sconsiderati del Governo ai fondi destinati alla Sanità.
Prima di questi tagli alcuni investimenti erano possibili e sono stati effettuati (vedi l'installazione della macchina per la TAC a Lanzo e il salvataggio dell'Ospedale - oltre che dei beni dell'Ordine - Mauriziano di Torino e gli investimenti fatti in quell'ente dalla Giunta Bresso, tanto per fare due esempi).
Ma anche se questi tagli non fossero avvenuti, la sostenibilità della Sanità senza una razionalizzazione non sarebbe possibile, nemmeno con il cablaggio in fibra ottica o in Wi-Fi di ogni singola stanza di ogni singola ASL o ospedale, perchè il problema non è di rete: il problema è di struttura, di utilizzo del personale, di utilizzo dei locali e di utilizzo dell'indotto.
Non mi mettere in bocca affermazioni che non ho fatto, Italo: non ho detto che la Sanità italiana è peggiore di quella dell'Africa.
I dati da te citati si riferiscono ad ospedali operanti in Stati africani per così dire "privilegiati", e per di più in non tutte le zone del loro territorio (prova a fare un giro sul sito di Emergency o in quello di Medici Senza Frontiere o di altre Onlus e Ong che si occupano d'Africa).
Non cerchiamo soluzioni semplici: sono bellissimi e tecnologicissimi palliativi, non cure vere e proprie per la "malattia" degli ospedali.
E con questo, per ora, chiudo i miei interventi, direi che di carne al fuoco ce ne sia a sufficienza.
Prima di questi tagli alcuni investimenti erano possibili e sono stati effettuati (vedi l'installazione della macchina per la TAC a Lanzo e il salvataggio dell'Ospedale - oltre che dei beni dell'Ordine - Mauriziano di Torino e gli investimenti fatti in quell'ente dalla Giunta Bresso, tanto per fare due esempi).
Ma anche se questi tagli non fossero avvenuti, la sostenibilità della Sanità senza una razionalizzazione non sarebbe possibile, nemmeno con il cablaggio in fibra ottica o in Wi-Fi di ogni singola stanza di ogni singola ASL o ospedale, perchè il problema non è di rete: il problema è di struttura, di utilizzo del personale, di utilizzo dei locali e di utilizzo dell'indotto.
Non mi mettere in bocca affermazioni che non ho fatto, Italo: non ho detto che la Sanità italiana è peggiore di quella dell'Africa.
I dati da te citati si riferiscono ad ospedali operanti in Stati africani per così dire "privilegiati", e per di più in non tutte le zone del loro territorio (prova a fare un giro sul sito di Emergency o in quello di Medici Senza Frontiere o di altre Onlus e Ong che si occupano d'Africa).
Non cerchiamo soluzioni semplici: sono bellissimi e tecnologicissimi palliativi, non cure vere e proprie per la "malattia" degli ospedali.
E con questo, per ora, chiudo i miei interventi, direi che di carne al fuoco ce ne sia a sufficienza.
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