Ultimi interventi sul forum
Postato da Manueloggi, 14:56
C'è qualcosa ce non mi torna, ho seguito con interesse questa discussione cercando il tempo per intervenire (su una cosa Igor ha ragione senza dubbio..a non guardare la tv si fanno troppi figli!).
Ho letto molte cose interessanti, ma anche molte definizioni: integralista, alieno, grillino, fanatico, snob, asceta, elite in autocompiacimento etc... rivolte a delle ipotetiche persone (io non ne conosco più di tre... ed una sono io) che hanno rinunciato a servirsi di uno (uno soltanto!) dei media disponibili !!!! Un perfetto equilibrio da contrapporre al fanatismo!
Scusate quindi ... Integralista a CHI???
Chi sputa sulle teste degli altri da una posizione superiore?
Quale definizione dareste, visto che sembrano essere necessarie, per l'atto di ritenersi in grado di discernere il bene dal male in politica, in tv, nella stampa senza nemmeno troppi dubbi dichiarati?
Quale definizione per la convinzione di sentirsi dalla parte giusta del mondo, quella che fa le cose con equilibrio e sobrietà...lasciando agli altri gli "eccessi ed i fanatismi"?
Quale definizione per chi ritiene imbecille chi guarda "certe trasmisioni" (termine che ha l'odore del "certa stampa" e "certa politica" molto in voga in Italia negli ultimi mesi).
Non viene in mente a nessuno che qualcun altro, con pari diritto può sembrare imbecille anche chi guarda "certe altre trasmissioni"?. Possiamo non dircelo e parlare della TV?
Probabilmente la sensazione di sentirsi etichettato come "imbecille" da quelli che"stanno con la Famiglia", quelli che "le notizie le leggono sui blog"..gli snob che non guardano la tv insomma...deriva dal fatto che si suole etichettare gli altri o magari l'hai sentito in Tv !!!
Ben intesi, nessuna polemica e non temo gli insulti, in una discussione aperta l'importante è rendere l'idea. Chiaro che se parlo di Religione con un credente cerco di astenermi dal termine bigotto, baciapile, collotorto... pur affermando la mia idea, senza sconti, sui concetti nei quali credo.
Possiamo dire che se è quasi vero che non si sono letti buoni motivi per staccare l'antenna, se ne son letti pochi anche per tenerla attaccata. Il principale è quello di rimanere nel tessuto sociale.
Credo ci siano molti buoni motivi per staccare la Tv, quantomeno per osservarla con un occhio neutro e riuscire a farsene un'idea ampia, che tenga in considerazione diversi aspetti del fenomeno televisivo: storico, sociale, antropologico, che valuti quali sono i rapporti di forza e numerici tra chi sta davanti allo schermo (con un telecomando che agisce su un solo TV) e chi vi sta dietro (con un telecomando che agisce su miliardi di TV). Che chieda alla scienza come i nostri corpi e le nostre menti interagiscono i con questo strumento.
Il giorno in cui smisi di guardarla non conoscevo questi buoni motivi, fu una scelta molto poco consapevole. La consapevolezza che si sia trattato di una scelta corretta sta maturando nel tempo. Sei anni, ad oggi.
Bau bau a tutti
Ho letto molte cose interessanti, ma anche molte definizioni: integralista, alieno, grillino, fanatico, snob, asceta, elite in autocompiacimento etc... rivolte a delle ipotetiche persone (io non ne conosco più di tre... ed una sono io) che hanno rinunciato a servirsi di uno (uno soltanto!) dei media disponibili !!!! Un perfetto equilibrio da contrapporre al fanatismo!
Scusate quindi ... Integralista a CHI???
Chi sputa sulle teste degli altri da una posizione superiore?
Quale definizione dareste, visto che sembrano essere necessarie, per l'atto di ritenersi in grado di discernere il bene dal male in politica, in tv, nella stampa senza nemmeno troppi dubbi dichiarati?
Quale definizione per la convinzione di sentirsi dalla parte giusta del mondo, quella che fa le cose con equilibrio e sobrietà...lasciando agli altri gli "eccessi ed i fanatismi"?
Quale definizione per chi ritiene imbecille chi guarda "certe trasmisioni" (termine che ha l'odore del "certa stampa" e "certa politica" molto in voga in Italia negli ultimi mesi).
Non viene in mente a nessuno che qualcun altro, con pari diritto può sembrare imbecille anche chi guarda "certe altre trasmissioni"?. Possiamo non dircelo e parlare della TV?
Probabilmente la sensazione di sentirsi etichettato come "imbecille" da quelli che"stanno con la Famiglia", quelli che "le notizie le leggono sui blog"..gli snob che non guardano la tv insomma...deriva dal fatto che si suole etichettare gli altri o magari l'hai sentito in Tv !!!
Ben intesi, nessuna polemica e non temo gli insulti, in una discussione aperta l'importante è rendere l'idea. Chiaro che se parlo di Religione con un credente cerco di astenermi dal termine bigotto, baciapile, collotorto... pur affermando la mia idea, senza sconti, sui concetti nei quali credo.
Possiamo dire che se è quasi vero che non si sono letti buoni motivi per staccare l'antenna, se ne son letti pochi anche per tenerla attaccata. Il principale è quello di rimanere nel tessuto sociale.
Credo ci siano molti buoni motivi per staccare la Tv, quantomeno per osservarla con un occhio neutro e riuscire a farsene un'idea ampia, che tenga in considerazione diversi aspetti del fenomeno televisivo: storico, sociale, antropologico, che valuti quali sono i rapporti di forza e numerici tra chi sta davanti allo schermo (con un telecomando che agisce su un solo TV) e chi vi sta dietro (con un telecomando che agisce su miliardi di TV). Che chieda alla scienza come i nostri corpi e le nostre menti interagiscono i con questo strumento.
Il giorno in cui smisi di guardarla non conoscevo questi buoni motivi, fu una scelta molto poco consapevole. La consapevolezza che si sia trattato di una scelta corretta sta maturando nel tempo. Sei anni, ad oggi.
Bau bau a tutti
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